La seconda più grande banca della Germania, Commerzbank, ha presentato i risultati del secondo trimestre e mette in guardia sui suoi risultati per il secondo semestre. Il gruppo bancario tedesco ha riportato un utile operativo di $ 451 milioni del secondo trimestre, contro i 55 milioni del secondo trimestre del 2011. Ma il dato è in forte calo (-22,7%) rispetto al primo trimestre di quest’anno (584 milioni di euro) a causa, soprattutto, delle difficili condizioni di mercato. Il Core tier one è al 12,1%.
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Banca BNP Paribas prima della classe
La banca BNP Paribas ha reso noto risultati trimestrali superiori alle attese, ponendosi in luce tra gli istituti del settore, le cui recenti performance riflettono le difficoltà cui il sistema bancario sta facendo fronte.
Deutsche Bank in crisi, taglia 1900 posti lavoro
Deutsche Bank ha diffuso risultati in forte calo per il secondo trimestre nei suoi rami Investment Banking e Asset Management: secondo il nuovo gruppo dirigente il perdurare della crisi dell’euro continuerà ad influenzare l’attività. L’utile prima delle imposte della divisione “investimenti” della banca, per anni il core business del gruppo e la principale fonte di profitti del gruppo tedesco, è sceso del 63%, a 357 milioni di euro contro i 969 milioni di un anno prima. Il forte calo dei profitti illustra le sfide cui la nuova leadership di Deutsche Bank è chiamata a far fronte.
Banca Santander affonda con la Spagna
L’utile netto della banca spagnola Santander, numero uno nella zona euro per capitalizzazione, è crollato del 92,8% su base annua, precipitando a 100 milioni di euro, ben al di sotto delle aspettative di mercato. Il net banking è invece cresciuto del 6,3%, portandosi a 7,678 miliardi di euro.
Morgan Stanley delude ma torna in utile
Morgan Stanley ha realizzato risultati inferiori alle attese nel secondo trimestre, penalizzata dal crollo dell’attività della sua divisione investment banking. La banca ha pubblicato un utile per azione di 564 milioni di dollari, o 29 centesimi per azione, a fronte di una perdita di $ 558 milioni o 38 centesimi per azione, registrata un anno prima. Questa perdita è imputabile ad oneri eccezionali per 1,07 miliardi dollari, o 1,02 dollari per azione, relativi alla conversione delle azioni privilegiate detenute da Mitsubishi UFJ. Il margine di intermediazione netto è sceso del 24%, a 6.953 miliardi di dollari.
Credit Suisse: ricapitalizzazione anti crisi
Credit Suisse, la seconda banca svizzera, ha lanciato un aumento di capitale per 15,3 miliardi di franchi svizzeri (12,73 miliardi di euro), piegandosi alle ingiunzioni della banca centrale, la BNS. Credit Suisse ha anche annunciato un utile netto attribuibile agli azionisti pari a 788 milioni di franchi nel secondo trimestre, in crescita del 2,6%.
Citigroup in calo ma sopra le attese
Nonostante il calo dei profitti complessivi registrato nel secondo trimestre, Citigroup ha fatto meglio del previsto, con risultati ancora al di sopra delle aspettative degli investitori. Ma per la terza banca americana il recupero non è completo.
Goldman Sachs fa i conti con la crisi
La banca d’investimento americana Goldman Sachs ha registrato profitti in calo del 12% su base annua nel secondo trimestre: l’utile netto del gruppo si è attestato a 927 milioni di dollari, contro 1,05 miliardi di dollari dello stesso periodo dello scorso anno. La differenza rispetto al primo trimestre, è ancora più netta, e metta in evidenza una contrazione del 55%.
L’utile per azione si è attestato a 1,78 dollari, in calo del 7% su base annua, ma si tratta di un risultato comunque al di sopra delle attese degli analisti, la cui stima, in media, era di 1,17 dollari. Anche il fatturato accusa una flessione, a causa di un rallentamento delle attività dei clienti del gruppo, ma ugualmente al di sopra delle aspettative di Wall Street. Il volume d’affari è diminuito del 9% anno su base annua tra aprile e giugno, toccando quota 6,63 miliardi, contro i 6,28 miliardi attesi dagli analisti.
Wells Fargo profitto record
Wells Fargo ha registrato un profitto record nel secondo trimestre in aumento del 17% rispetto all’anno precedente, beneficiando di un calo dei tassi d’interesse e del crescente utilizzo di un programma governativo di rifinanziamento. Wells ha ampliato le sue operazioni a Wall Street, come i prestiti commerciali, ma ha continuato a fare affidamento sul suo core business, il consumer banking, e in particolare sulla sua divisione mutui ipotecari.
JPMorgan utili in calo. Pesa maxi perdita derivati
JPMorgan Chase, la più grande banca statunitense, dopo la diffusione dei dati societari di Alcoa, che ha aperto la stagione delle trimestrali americane, ha annunciato di aver archiviato il secondo trimestre con un utile di 4,96 miliardi dollari, o 1,21 dollari per azione, rispetto ai 5,43 miliardi di dollari, o 1,27 dollari per azione, registrati un anno prima.
I risultati comprendono una perdita ante imposte di 4,4 miliardi dollari, rispetto ai 2 miliardi di dollari annunciati il 10 maggio e superiore alle previsioni degli analisti, registrata nel portafoglio derivati. Il fatturato è diminuito del 17% anno su base annua a 22,2 miliardi dollari, leggermente al di sopra delle attese (21,9 miliardi di dollari). La banca ha anche abbassato i risultati del primo trimestre, citando la possibilità che siano state nascoste delle perdite in derivati.