La banca spagnola ha recentemente pubblicato i dati trimestrali relativi al terzo periodo dell’anno. La trimestrale è stata particolarmente deludente per quanto concerne l’andamento della redditività netta, visto e considerato che gli utili netti sono calati del 66 per cento nel corso dei primi nove mesi dell’anno, con profitti di competenza per 1,8 milioni di euro, dopo la registrazione del 90 per cento degli accantonamenti degli immobili, come da legge. Vediamo allora più nel dettaglio come si sta evolvendo la gestione dei conti dell’istituto di credito iberico.
Banche
Rischi settore bancario 2013
La situazione del settore bancario italiano e internazionale rimane molto difficile. La ripresa economica è estremamente precaria, e l’eurozona rischia di ricadere in una recessione profonda. A sostenerlo è Standard & Poor’s in un suo recente rapporto, nel quale cerca di dimostrare come le banche rimangano in una fase di ristrutturazione piuttosto delicata, spesso con l’aiuto dei governi e delle banche centrali (vedi in proposito la bocciatura di MPS da parte dell’Eba). Ma cosa potrebbe accadere, allora, al sistema bancario, nel corso del prossimo anno?
Vendita quota Sberbank a 5,2 miliardi di dollari
La Borsa di Mosca e quella di Londra hanno visto, negli ultimi giorni, un passaggio di proprietà straordinario di una quota Sberbank sul mercato secondario. La cessione ha riguardato il 7,6 per cento delle partecipazioni nell’istituto di credito detenuto dallo Stato, che ha così avuto l’opportunità di incassare ben 5,2 miliardi di dollari dal parziale collocamento della più importante banca nazionale. Il risultato dimostrerebbe il grande interesse degli investitori internazionali nei confronti del piano di privatizzazione del governo russo e, in particolar modo, del settore creditizio nazionale.
Libor: scandalo da 22 milliardi di dollari
Il “Liborgate” potrebbe costare molto caro alle banche coinvolte nello scandalo. Fino a 22 miliardi di dollari tra sanzioni e danni a investitori e controparti, secondo le stime di Morgan Stanley. Barclays ha pagato 456 milioni di dollari il mese scorso alle autorità statunitensi e britanniche per aver tentato di manipolare il tasso di prestito interbancario, il London Interbank Offered Rate, punto di riferimento per 360 trilioni di dollari in derivati, prestiti e mutui.
Barclays: presidente si dimette dopo scandalo Libor
Il presidente del consiglio di amministrazione di Barclays, Marcus Agius, ha annunciato le sue dimissioni dopo cinque anni e mezzo a capo dell’istituto britannico, all’indomani delle critiche mosse dall’opinione pubblica e dagli ambienti della politica sulla manipolazione dei tassi interbancari Libor e Euribor da parte di Barclays.
Lo scandalo Libor miete la sua prima vittima. Riflesso del clamore suscitato dal caso in Gran Bretagna, il presidente del consiglio di amministrazione di Barclays, Marcus Agius, ha lasciato la presidenza di Barclays. “Gli avvenimenti della scorsa settimana hanno messo in evidenza comportamenti inaccettabili in seno alla banca e hanno inferto un colpo mortale alla reputazione di Barclays”. Queste le parole di Marcus Agius pronunciate in un comunicato. “I nostri clienti, dipendenti e azionisti sono rimasti delusi e mi dispiace molto”, ha aggiunto. La banca avvierà inoltre una revisione delle sue pratiche, che dovrebbe tradursi in una relazione pubblica e portare alla diffusione di un nuovo codice di comportamento per i propri dipendenti.
Moody’s taglia rating di 28 banche spagnole
Non accenna ad esaurirsi la furia “tagliatrice” di Moody’s. Come preannunciato, infatti, l’agenzia di rating americana ha provveduto a ridurre il rating di 28 banche spagnole, dando pertanto seguito alla precedente diminuzione del giudizio di merito creditizio effettuata nei confronti di 15 istituti internazionali, e alla contemporanea contrazione del rating nei confronti di altre due banche, non iberiche.
La decisione non ha ovviamente colto di sorpresa gli osservatori, che si attendevano largamente tale opzione da parte dell’agenzia di rating: Moody’s aveva d’altronde abbassato la valutazione della Spagna da A3 a Baa3 nella sessione comunicativa dello scorso 13 giugno, aprendo peraltro la strada a ulteriori revisioni (al ribasso) e citando la 2riduzione della capacità di credito del governo spagnolo” come causa fondamentale della decisione.
Crisi banche spagnole peggiore del previsto
La crisi delle banche spagnole è peggiore di quanto inizialmente stimato. A sostenerlo sono gli esperti di Exane Bnp Paribas, che contestano le dichiarazioni della Banca centrale e dal Ministro dell’Economia, secondo cui nessuna banca quotata spagnola – con la sola eccezione, prevedibile, per Bankia – avrà bisogno di aiuti anche nello scenario peggiore, e che i problemi sarebbero “circoscritti a un gruppo di istituti per i quali lo Stato ha già iniziato ad agire”.
Secondo gli analisti della banca francese, invece, non solo la capacità del sistema bancario ad assorbire le perdite sarebbe in serio dubbio (per gli osservatori transalpini sarebbe evidentemente sottostimata), ma sarebbe l’intero processo di ristrutturazione che viene gestito in maniera non adeguata. Pertanto, sulla base di queste considerazioni, gli analisti Bnp hanno confermato il rating underperform (cioè, con performance inferiore al mercato) per il settore bancario iberico, mantenendo un giudizio neutrale solo per gli istituti Santander e Bbva, con target price a 5,75 euro e 6,25 euro.
Hong Kong compra la Lme di Londra
La Borsa di Hong Kong ha annunciato di aver acquistato la Lme di Londra. La London Metal Exchange è la principale piazza mondiale di contratti sui metalli, e finirà nell’orbita della Hong Kong Stock Exchange, che pagherà il controvalore in contanti, per una decisione che sarà formalizzata dall’assemblea dei soci nella prossima riunione che si terrà durante il corso del mese di luglio.
Il comunicato con il quale il consiglio di amministrazione della Borsa di Hong Kong (la seconda del mondo per capitalizzazione) ufficializza la transazione, precisa infatti che l’accordo quadro sui termini di un’offerta cash sull’intero capitale della London Metal Exchange valorizza intorno a 1,4 miliardi di sterline (2,15 miliardi di dollari) quanto è necessario sborsare per poter mettere mano sull’importante piazza.
Moody’s taglia rating banche tedesche
Moody’s, una delle più note agenzie di rating di tutto il mondo, si è abbattuta con la sua scure anche sulla Germania. L’istituto ha infatti scelto di ridurre il rating ad alcuni istituti di credito tedeschi, continuando ad analizzare la tenuta del big di riferimento, Deutsche Bank, e certificando – nel tempo – che lo stato di salute dell’economia di Berlino sarebbe comunque “buono”, soprattutto se confrontato con quanto sta accadendo nei vicini confini.
Ad ogni modo, Moody’s ha scelto di ridurre di un notch il rating di sette banche tedesche, e delle rispettive controllate, assumendo come determinante fondamentale l’aumento del rischio “per la la qualità degli asset bancari legati all’area euro e della limitata capacità di assorbire ulteriori perdite”, con impatti conseguenti sul patrimonio degli istituti
Piano salvataggio banche spagnole
Non sembra esservi pace per il sistema bancario spagnolo. Il governo sta infatti lavorando in tempi rapidi a una nuova riforma del mercato, che possa assicurare agli istituti di credito una liquidità sufficiente a coprire le perdite sui mutui e assicurare prestiti alle imprese, evitando il peggioramento di una situazione di credit crunch e di instabilità patrimoniale, che potrebbe acuirsi nel corso delle prossime settimane, generando un effetto esplosivo sull’economia e la finanza locale e internazionale.
A preannunciare i contenuti della riforma è stato il quotidiano spagnolo Cinco Dias, secondo cui la revisione, la terza per il 2012, è stata richiesta dalle autorità europee all’interno di un negoziato finalizzato a ricapitalizzare le banche spagnole con finanziamenti europei. Ma cosa prevedono le nuove regole, e in che modo potrebbero avere un impatto positivo sui conti degli istituti di credito iberici?