Sebbene la ripresa si stia facendo più forte sospinta dalla domanda interna, secondo Mario Draghi e la BCE non è ancora tempo di eliminare il supporto da parte dell’istituto centrale e quindi gli stimoli monetari sono da ritenere ancora necessari in Europa.
BCE
BCE e tassi, influenza dalla politica italiana?
BCE e tassi, influenza dalla politica (anche economica) italiana? Vi sono alcuni esperti che vedono una correlazione tra l’attesa di Mario Draghi e della Banca Centrale Europea in merito ad un rialzo dei tassi e gli equilibri politici degli stati membri, tra i quali figura anche l’Italia.
Nella giornata della riunione Fed le Borse soffrono
Giornata di sofferenza per i mercati europei, che venivano da una vigilia di ribassi a seguito delle strategie della Banca centrale europea della scorsa settimana. Strategie che avevano agevolato il consolidamento del recupero andato in scena nelle ultime ottave.
Mercati, oggi esito riunione Bce
L’euro compie passi in avanti, in attesa dell’esito della riunione della Bce, da cui ci si attende un ulteriore allentamento della politica monetaria. La moneta europea si muove in calo sotto quota 1,06 contro il dollaro.
I primi risultati della lotta alla deflazione
Si intravedono i primi risultati della lotta alla deflazione condotta a spron battuto dalla Banca centrale europea. Far tornare l’inflazione è uno dei primi obiettivi dell’Eurotower, di concerto con il Quantitative Easing.
Bce, Draghi chiede investimenti cauti ai gruppi bancari
La Banca centrale europea, fresca di Quantitative Easing e manovre atte a risollevare l’economia europea, prova in tutti i modi a cercare misure e accorgimenti necessari a una stabilizzazione del mercato.
La Bundesbank frena le mosse della Bce
Ancora una volta Mario Draghi dovrà vedersela con Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank, in relazione al quantitative easing.
La sofferenza delle banche preoccupa gli investitori
Nuove critice della Bundesbank per i soldi “facili” della BCE
La Bundesbank, la banca centrale tedesca, ha rinnovato le critiche sulle misure preannunciate dalla Banca centrale europea. L’istituto monetario guidato da Mario Draghi desidera infatti allentare le condizioni per i crediti alle banche. Quanto basta per scatenare l’irritazione da parte dell’istituto tedesco, che non condivide le scelte attuate dall’Eurotower.
“Posso solo dire che la Bundesbank assume una posizione critica” – ha dichiarato un portaovoce dell’istituto attualmente condotto da Jens Weidmann. La preoccupazione da parte della Bundesbank è presto riconducibile: i banchieri berlinesi sono timorosi nei confronti delle conseguenze che potrebbe avere la scelta di concedere criteri meno rigidi per i collaterali, richiesti alle banche commerciali in cambio di fondi.
Banca Centrale Europea positiva sui risultati compiuti dall’Italia
Sono positive le considerazioni espresse dalla Banca Centrale Europea nel suo periodico bollettino, nel quale si rileva – tuttavia – l’ennesima flessione nella fiducia dei consumatori, e alcuni aspetti di aleatorietà che potrebbero compromettere le speranze di crescita sul medio termine.
L’istituzione monetaria commenta l’attuale evoluzione del mercato europeo partendo dalla fine, dai due maxi finanziamenti a tassi di interesse agevolati che sono stati posti in essere permettere al mercato bancario di poter ottenere le opportune iniezioni di liquidità tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, e che – stando a quanto afferma l’istituto di Mario Draghi – “potrebbero aver contribuito a contenere gli effetti di contagio della crisi del debito sovrano”.