La giornata odierna è stata scelta dal celebre gruppo Piaggio per la riunione del proprio consiglio di amministrazione: oggi a Mantova, la spa di Pontedera ha beneficiato della presidenza di Roberto Colaninno, una presenza fondamentale per esaminare nel dettaglio e approvare la relazione del primo trimestre di quest’anno, dunque quella relativa al periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 marzo scorsi. Tra i dati più significati vanno sottolineati senza dubbio i ricavi consolidati in diminuzione di quaranta milioni di euro (nel raffronto con il primo trimestre del 2012), il lieve ribasso del margine operativo lordo e del risultato operativo, come è anche accaduto al risultato ante imposte e all’utile netto (da 3,2 a 1,1 milioni).
calo utile netto
Banca Popolare Commercio e Industria approva il bilancio del 2012
Un utile netto di ventiquattro milioni di euro e la proposta di distribuire un dividendo pari a 0,017293 euro per azione: sono queste le due conseguenze principali dell’approvazione di bilancio del 2012 per quel che riguarda la Banca Popolare Commercio e Industria, spa che ha sede a Milano e che fa parte del gruppo Ubi Banca (vedi anche Ubi Banca nomina i nuovi direttori generali delle sue controllate). Il cda dell’istituto lombardo si è infatti riunito per approvare il progetto in questione, il quale dovrà ora essere sottoposto all’assemblea degli azionisti (le due convocazioni sono previste per i prossimi 25 e 26 marzo).
Risultati positivi ma utile in calo per Banca Popolare di Sondrio
La Banca Popolare di Sondrio è riuscita a chiudere il 2011 con dei risultati finanziari che possono definirsi sostanzialmente positivi: il bilancio in questione è stato reso noto ieri proprio dall’istituto di credito lombardo, il quale però deve anche fare i conti con il declino non proprio incoraggiante dell’utile netto. Cerchiamo quindi di capire che anno è stato quello appena passato per la cooperativa in questione. Nel dettaglio, l’unica nota stonata è stata quella appena menzionata dell’utile, visto che è stato registrato un calo di quasi quarantacinque punti percentuali, con il totale complessivo che si è attestato a quota 74,3 milioni di euro. Il motivo per un crollo simile è presto detto. In effetti, la banca sondriese ha fatto sapere che il nervosismo e le tensioni che sono state nettamente avvertite per quel che riguarda i rischi del debito sovrano l’hanno fatta da padrona, con delle ripercussioni evidenti in merito alle emissioni pubbliche di alcune nazioni e una contabilizzazione inevitabile di minusvalenze.
Ferrero, il bilancio civilistico si chiude in positivo
Il Natale è sempre più vicino e di questi tempi non è raro pensare al cibo e alle tavole da imbandire: dunque, il discorso relativo ai profitti della Ferrero casca praticamente a fagiolo, visto che l’azienda piemontese ha comunicato i dati di chiusura del proprio bilancio civilistico (si tratta del documento che viene chiuso alla data del 31 agosto). Nel dettaglio, il colosso alimentare di Alba è riuscito a far registrare un fatturato pari a ben 2,5 miliardi di euro, con un incremento importante di ben sette punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato deve essere senz’altro sottolineato, dato che è stato conseguito a fronte delle difficoltà economiche e finanziarie di questi ultimi tempi.