Una Festa della Donna degna di questo nome non può fare a meno del suo fiore tipico, la mimosa: purtroppo però, quest’anno il classico colore giallo risulta essere piuttosto sbiadito, come ha messo in luce l’associazione agricola Coldiretti. Secondo quest’ultima, infatti, la primavera è sì alle porte, ma per le mimose è previsto un calo di ben venti punti percentuali, a causa soprattutto del rigido inverno che fa ancora sentire i suoi effetti. In pratica, la fioritura è stata notevolmente ritardata, di conseguenza la quantità del prodotto è diminuita in maniera sensibile, nonostante la qualità sia sempre eccellente.
Coldiretti
Coldiretti: boom per la spesa low cost in Italia
Sempre più italiani vanno alla ricerca dei prezzi più bassi per le loro spese, con una vera e propria ricerca approfondita e minuziosa del relativo punto vendita: secondo quanto emerso dall’ultima indagine condotta dalla Coldiretti, sono ventisei milioni i consumatori che si affidano al low cost, cambiando di continuo i negozi, i supermercati e i discount, senza dimenticare le sperimentazioni che riguardano altri canali. Tra questi ultimi, bisogna ricordare senza dubbio gli acquisti di gruppi o quelli effettuati direttamente dal contadino. L’associazione agricola si è affidata ancora una volta alla società di ricerca Swg per la sua analisi.
In Italia cresce l’import di legna da ardere
La crisi economica sta provocando dei cambiamenti piuttosto importanti per quel che concerne i consumi stagionali: con il freddo che comincia a farsi sentire davvero nel nostro paese e con i combustibili che hanno ormai raggiunto dei prezzi a dir poco proibitivi, le stufe e i camini sono tornati alla ribalta, tanto è vero che le importazioni di legna da ardere sono aumentate di ben ventisei punti percentuali rispetto a dieci anni fa. I dati in questione sono stati raccolti dalla Coldiretti, la principale associazione agricola d’Italia, la quale si è basata sui dati Istat (Istituto Nazionale di Statistica) dei primi sette mesi del 2012.
Coldiretti: le rinunce degli italiani nei week-end
Questa crisi economica che non sembra avere mai fine ha rivoluzionato molte abitudini delle famiglie italiane: come ha rilevato in maniera opportuna la Coldiretti in un suo sondaggio condotto sul web, perfino i fine settimana come quello che è cominciato oggi sono cambiati, tanto è vero che più di un terzo degli italiani (circa il 34% per la precisione) si è visto costretto a rinunciare allo shopping tradizionale del sabato o della domenica, una rinuncia che viene definita addirittura come “dolorosa”. Un altro dato molto interessante in questo senso è quello che si riferisce ai consumi alimentari.
La Coldiretti preme per le modifiche sulle bevande analcoliche
La Coldiretti ha esaminato con la massima precisione che le compete le ultime ipotesi che stanno circolando sulla tassa di scopo che dovrebbe andare a riguardare le bibite gassate: in pratica, il governo Monti starebbe pensando a una misura del genere per finanziare in maniera adeguata il piano relativo alla non autosufficienza, il tutto per un ammontare complessivo di 250 milioni di euro ogni anno. Per l’appunto, l’associazione agricola si è detta convinta del fatto che la qualità dell’alimentazione, soprattutto per quel che concerne le fasce più giovani di età, può essere migliorata attraverso un aumento della quantità di frutta, visto che le bibite attualmente in commercio contengono per legge soltanto il 12% di succo vero e proprio.
La crisi economica fa aumentare l’import di legna da ardere
Come accade un po’ troppo spesso ultimamente, le analisi della Coldiretti invitano a riflettere sull’attuale situazione economica del paese: come ha accertato l’associazione agricola, infatti, la crisi economica e il conseguente rincaro dei combustibili hanno causato, è proprio il caso di dirlo, un ritorno di fiamma per i camini. Non è un caso che le importazioni da legna da ardere abbiano fatto registrare un +17% per quel che riguarda i mesi invernali di quest’anno. Si tratta del valore più alto in assoluto degli ultimi due decenni, un record che vale la pena approfondire. Gli italiani hanno quindi modificato le loro abitudini in maniera evidente, ma si è trattato di un qualcosa di forzato, alla luce del minore potere di acquisto che si ha a disposizione. Allo stesso tempo, il consumo del tipico carburante per il riscaldamento, il gasolio, è sceso di ben sedici punti percentuali.
Il boom italiano dei coltivatori per hobby
La Coldiretti ha svelato come gli italiani che hanno scelto di essere coltivatori per hobby sono più di un milione: si tratta di un numero davvero importante e che testimonia il boom di questa attività che va al di là del lavoro ufficiale dei cittadini. In pratica, si sta seguendo l’esempio di molti personaggi famosi, in primis Antonio Banderas e il cantante Sting, ma quello che interessa sapere è rappresentato dagli intenti di queste persone comuni. Nel dettaglio, la media di terreno che viene coltivato ammonta a un ettaro di superficie, con una focalizzazione molto ampia su prodotti come frutta, ortaggi, vino e olio. Il trend in questione è senza dubbio favorito dal volere tenere lontano lo stress e cercare la maggiore tranquillità possibile, oltre alla concretezza in termini di vita reale.
Brusco calo nel 2012 per gli acquisti dei fiori
Come recita Massimo Ranieri nella celebre “Rose rosse”, i fiori sanno parlare di noi, ma chissà se questa canzone potrebbe essere attuale anche al giorno d’oggi: in effetti, la crisi finanziaria è riuscita a stritolare qualsiasi settore ed è arrivata perfino a provocare la contrazione degli acquisti di fiori. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, queste compere sono calate di ben cinque punti percentuali nel corso del 2012, un declino che si ottiene dal confronto con lo stesso periodo dello scorso anno. I dati in questione sono stati messi in luce dalla Coldiretti, la quale ha voluto capire come si sono evolute le vendite di fiori e piante nel nostro paese, prendendo spunto dalle rilevazioni dell’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo) per quel che riguarda i mesi di gennaio e febbraio.
Il nuovo progetto per tutelare la qualità della pasta
Cesare Marchi scriveva in maniera piuttosto laconica nel 1990 come l’unità del nostro paese, quella sognata dai padri del Risorgimento, fosse rappresentata dalla pastasciutta: ma cosa si sta facendo realmente in Italia per preservare questo alimento così fondamentale e prezioso? L’ultima iniziativa di un certo interesse è quella che è stata adottata in maniera congiunta dalla Coldiretti, dalla Coop e dalla Legacoop Agroalimentare, un progetto che punta a far parlare la pasta con un solo linguaggio, quello italiano. L’intento è facilmente intuibile, ovvero la produzione e lavorazione della materia prima soltanto nel nostro territorio, così da permettere un vero e proprio salvataggio di valori e tradizioni.
Gli italiani scelgono l’agriturismo per la Pasqua
Le festività pasquali si stanno avvicinando rapidamente e i tipici consumi ad esse correlati vengono già esaminati nel dettaglio: ad esempio, la Coldiretti, l’associazione che raggruppa idealmente i contadini e gli agricoltori del nostro paese, ha voluto esaminare il modo in cui gli italiani trascorreranno questo periodo. Una delle scelte più gettonate in questo senso sembra essere quella dell’agriturismo, con circa 200mila persone che sono pronte ad affidarsi a tale soluzione e con un’offerta da parte del Belpaese che non supera le ventimila strutture complessive. La Coldiretti non ha fatto altro che riprendere gli ultimi dati che sono stati resi noti da Terranostra, l’associazione che si occupa proprio di agriturismo. Ebbene, secondo quest’ultima, la scelta delle imprese agricole è destinata a diventare un must della Pasqua di quest’anno, ma anche in quelle future; tra l’altro, questa tendenza è stata prontamente confermata dall’ultimo sondaggio condotto da una associazione dei consumatori, l’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori).