Finalmente una buona notizia: pur rimanendo prudente nelle sue dichiarazioni, il ministro dell’Economia Daniele Franco ha reso noto che le nuove stime dipingono un debito pubblico più basso rispetto a quello che ci si aspettava.
debito pubblico
Debito pubblico italiano peggiore che nel Dopoguerra
Il debito pubblico italiano attuale è peggiore di quello registrato nel Dopoguerra: una valutazione che pesa come un macigno su una già poco stabile situazione. Si sapeva che i dati fossero gravi nella loro totalità, ma non si immaginava davvero fino a questo punto.
Bankitalia: debito pubblico italiano record
L’Italia ha un debito pubblico troppo alto: è Bankitalia ad annunciarlo, sottolineando come nel mese di maggio si sia toccato un picco di 14,6 miliardi rispetto ad aprile per un totale di 2.327,4 miliardi. I dati sono stati resi noti attraverso il supplemento al Bollettino Statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” della banca centrale italiana.
Debito pubblico, nuovo record negativo
Il debito pubblico italiano ha raggiunto nuovo record negativo a giugno: esso è infatti pari a 2.281,4 miliardi, in aumento di 2,2 miliardi rispetto al mese precedente. Ma di chi è la colpa?
Interessi sul debito, calo di 17 miliardi
La spesa per interessi sul debito nel 2016 è calata di 17 miliardi rispetto al 2012, fermandosi a quota 66,5 miliardi. Un ottimo risultato, che potrà andarsi ad aggiungere a tutti gli sforzi messi in atto dall’Italia per combattere il debito pubblico e sanare le finanze dello Stato.
A gennaio nuovo record per il debito pubblico italiano
Ci si è quasi abituati ai continui aumenti del debito pubblico italiano: l’ultimo in ordine temporale è quello registrato lo scorso mese di gennaio, il quale ha reso vana la tregua di fine 2012. Nel dettaglio, si è raggiunto un nuovo massimo storico, vale a dire ben 2.022,7 miliardi di euro. I numeri sono stati forniti, come di consueto, dalla Banca d’Italia, il cui bollettino di marzo ha messo in luce come il debito delle amministrazioni pubbliche si sia gonfiato di altri trentaquattro miliardi di euro rispetto a dicembre. I duemila miliardi sono una soglia psicologica, dunque scendere al di sotto di essa è fondamentale.
La Consob si affida all’oro della Banca d’Italia
La corsa all’oro della Consob: non si tratta di un’epopea ricostruita attraverso un film, ma delle intenzioni espresse dalla Commissione Nazionale di Società e Borsa per quel che riguardale riserve auree che sono detenute dalla Banca d’Italia. La questione ha già avuto una buona ribalta diverso tempo fa, ma ora torna prepotentemente in auge. Cerchiamo di capire perché. Come ha spiegato il numero uno della commissione, Giuseppe Vegas, Palazzo Koch potrebbe mettere a disposizione il suo metallo giallo per ridimensionare in maniera adeguata il debito pubblico, anche perché l’istituto di credito centrale ha la possibilità di disporre di tutti i beni mobili e immobili che vuole.
Commerzbank: secondo semestre a rischio
La seconda più grande banca della Germania, Commerzbank, ha presentato i risultati del secondo trimestre e mette in guardia sui suoi risultati per il secondo semestre. Il gruppo bancario tedesco ha riportato un utile operativo di $ 451 milioni del secondo trimestre, contro i 55 milioni del secondo trimestre del 2011. Ma il dato è in forte calo (-22,7%) rispetto al primo trimestre di quest’anno (584 milioni di euro) a causa, soprattutto, delle difficili condizioni di mercato. Il Core tier one è al 12,1%.