Procede l’iter di crescita dell’economia dell’Eurozona. A testimoniarlo sono i dati relativi ai primi mesi di quest’anno.
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Crisi Spagna, è l’ora della verità
La Spagna è quasi arrivata al capolinea. Anche se il premier Mariano Rajoy si sta impegnando per evitare il ricorso alla nuova forma di protezione europea, i gestori dei principali fondi sono convinti non solo che il Paese iberico richiederà l’intervento dell’Esm e dello scudo anti-spread, ma che sarà destinato a muovere tale richiesta già nelle prossime due settimane: in caso contrario, la bolla spagnola esploderà, con una deflagrazione che rischia di trasccinare nella polvere anche il vicino Stivale.
Ubi Banca viene inserita in due indici di Ethibel
Ethibel è la società belga indipendente che si occupa di investimenti responsabili e i suoi indici sono piuttosto indicativi per quel che concerne la finanza internazionale: è dunque significativo che il gruppo Ubi Banca sia entrata a far parte di due di questi indici, vale a dire l’Ethibel Sustainability Index Excellence Europe e l’Ethibel Sustainability Index Excellence Euro. Una nota ufficiale ha portato a conoscenza questa novità relativa all’istituto di credito bergamasco, ritenuto idoneo da questi punti di vista. In effetti, gli indici in questione sono molto utilizzati e sfruttati a livello globale e godono della stessa popolarità e dell’importanza che hanno il Dow Jones Sustainaibility e il Ftse4Good.
Programma anti spread inutile per l’Italia?
Il programma anti-spread? Per l’Italia è inutile. Parola del ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, che durante il recente Workshop Ambrosetti ha voluto rassicurare sulle condizioni economico finanziarie dell’Italia, ricordando che il nostsro Paese non ha “assolutamente bisogno di chiedere” il piano anti-spread della Bce. “Siamo sulla buona strada. Sicuramente i risultati li stiamo ottenendo, ma non possiamo ancora ritenerci soddisfatti” – ha precisato poi il ministro, sottolineando che “le difficoltá sono evidenti a tutti”.
Pmi Manifatturiero: Eurozona ancora in contrazione
Il settore manifatturiero della zona euro si è contratto per il settimo mese consecutivo a febbraio. Sembra sempre più probabile che i 17 membri di Eurolandia siano intrappolati in una lieve recessione: i dati relativi ai nuovi ordini registrano costanti cali, persino in Germania, l’economia più sana della regione.
Il Manufacturing Purchasing Managers Index (PMI manifatturero), rilasciato dal Markit Economics e in grado di fornire un’indicazione sullo stato di salute del comparto manifatturiero e sulla crescita della produzione nella regione, è salito a 49,0 il mese scorso dal 48,8 di gennaio, in linea con una lettura flash. L’indice, cui gli investitori prestano particolare attenzione dal momento che i responsabili degli acquisti di solito hanno un accesso precoce ai dati relativi alle prestazioni dell’azienda, dal mese di luglio, si attesta al di sotto di 50, una soglia discrimine tra crescita e contrazione. La zona euro affonderà di nuovo in recessione nel primo trimestre? Certamente i paesi periferici rappresentano la principale preoccupazione.