Il gigante americano di e-commerce sembra avere un altro asso nella manica: dopo l’editing e la produzione di contenuti audiovisivi on-line, Amazon si prepara infatti ad un nuova, difficile sfida. Il social gaming. L’azienda ha lanciato un gioco social su Facebook , “Classics Living” sviluppato da Amazon Game Studios, un nuovo reparto che si dedicherà espressamente allo sviluppo di giochi per social network. “Amazon Game Studios è esattamente ciò che suggerisce il suo nome: un nuovo team di Amazon è ora focalizzato sulla creazione di giochi innovativi e divertenti”, si legge in una nota della società.
Facebook nei guai: falsi profili e titolo in calo
Due mesi e mezzo dopo la sua IPO, Facebook ha rivelato i primi conti di fine trimestre. Il social network ha ora 955 milioni di utenti attivi ma secondo i documenti pubblicati dal gruppo, l’8,7% di questi, pari 83,09 milioni di profili, è falso. Una stima in aumento rispetto ai dati riportati nel mese di marzo.
Di questi, il 4,8% ha un profilo doppio, ovvero un account che l’utente possiede, in aggiunta al principale. Sono, invece, il 2,4 per cento i cosiddetti profili “mal-classificati”, attivati per conto di un’azienda, una organizzazione o, persino, un animale. Infine, circa l’1,5 per cento degli account è classificato come “indesiderabile”: si tratta di profili falsi creati soprattutto per veicolare spam sulla rete. Se si pensa che l’83% dei ricavi di Facebook ha avuto origine proprio da pubblicità di terzi nei primi sei mesi del 2012…
Japan Airlines (JAL): nuova IPO in scia a Facebook
Il gruppo Japan Airlines (JAL) si appresta a tornare sul mercato azionario. Tre anni dopo la sua espulsione per fallimento, il Tokyo Stock Exchange ha concesso la nuova autorizzazione per cui il 19 Settembre potrà fare il suo (secondo) ingresso in Borsa. JAL spera di raccogliere qualcosa come 8,5 miliardi di dollari: si tratterebbe della IPO più importante dell’anno in Giappone e, verosimilmente, la seconda al mondo dopo quella di Facebook, avvenuta nel mese di maggio (16 miliardi).
Apple e Twitter insieme?
Apple, il colosso dei computer, sembra interessato a rafforzare la propria dimensione “comunitaria” con un investimento di diverse centinaia di milioni di dollari in Twitter. Secondo il New York Times, negli ultimi mesi le due società avrebbero discusso in merito ad una ingresso del gigante del software nel famoso sito di micro-blogging.
Facebook in rosso sfida il mercato smartphone
I risultati di Facebook erano attesi… La reazione dei mercati anche. E non è stata affatto tenera nei confronti del numero uno dei social network: dopo il calo di oltre l’8% registrato nella sessione di Giovedì, il titolo è precipitato del 15%, portandosi a circa 22 dollari. Di conseguenza, la capitalizzazione di Facebook è scesa sotto i $ 50 miliardi: la metà rispetto a quanto ci si attendeva in occasione dell’ingresso in Borsa della società, avvenuta nel mese di maggio. E la discesa potrebbe non finire qui… alcuni analisti prevedono che l’azione possa arrivare a circa 15 dollari (a fronte di una IPO di più di 38 dollari).
Zynga crolla in Borsa. Game over?
Il gigante dei giochi sui social network crolla: il titolo Zynga crolla del 40% sul Nasdaq mentre il gruppo ha annunciato una drastica revisione (al ribasso) delle sue previsioni. Farmville, il fiore all’occhiello di Zynga, sta perdendo smalto.
Un bagno di sangue…peggio che in Mafia Wars! Zynga, il numero uno dei giochi su Facebook, a metà sessione crolla del 38%, all’indomani della pubblicazione di risultati deludenti e di un annuncio circa una drastica riduzione degli obiettivi annuali.
Cinque startup da tenere d’occhio
Mentre Facebook si prepara ad acquisire Instagram, per un miliardo di dollari, sembra non esserci limite per l’avvio e la crescita delle start up nel 2012. Ecco le cinque società – su cui si concentra l’attenzione di tutti i media e degli investitori – che si stanno preparando a un imminente successo.
Mercato IPO dopo Facebook
Sulla scia della deludente performance post-IPO di Facebook, una delle domande che vien da porsi è se non si stato definitivamente inferto un colpo mortale al mercato delle IPO delle aziende high tech.
Con poche eccezioni, come LinkedIn, le azioni di molte società tecnologiche hanno fallito dopo aver iniziato la loro avventura pubblica ed essere sbarcata in Borsa. Alcuni esempi includono Groupon e Zynga, cui è stata fatta un sacco di pubblicità, sino a sfiorare la montatura giornalistica, ma che sono crollati subito dopo le rispettive IPO.
Questo non vuole suggerire che tutte le offerte al pubblico del settore high tech siano ora condannate, ma accende sicuramente i riflettori su tre aspetti:
Facebook in Borsa: gli investitori ci credono ancora
Dopo una introduzione in borsa (IPO) piuttosto caotica, avvenuta nel maggio scorso, Facebook ha cancellato gran parte delle sue perdite e gli investitori sembrano propensi a scommettere di nuovo sul re dei social network, di cui continuano a sottolineare l’altissimo potenziale.
L’azione “FB” era stata introdotta sul mercato il 18 maggio al prezzo di 38 dollari, prima di ridursi drasticamente nelle due settimane successive, precipitando a 25,52 dollari il 6 giugno. Una delusione e una performance da dimenticare, forse imputabile ad una strategia di comunicazione poco efficace, che ha scoraggiato l’acquisto di azioni dal momento che Facebook ha veicolato le informazioni sulla sua salute economica in modo poco trasparente.
Facebook nomina prima donna nel consiglio di amministrazione
Facebook ha dichiarato di aver nominato la prima donna all’interno del proprio consiglio di amministrazione. Spegnendo le “critiche” per aver composto il board di soli uomini, Mark Zuckerberg ha così accolto l’attuale chief operating officer Sheryl Sandberg come prima consigliera di amministrazione donna.
“Sheryl è stata una delle mie partner d’affari nella gestione di Facebook” – ha affermato l’amministratore delegato Zuckerberg in un comunicato stampa di recente pubblicazione – “La sua complicità nella nostra mission, l’opportunità di lungo termine e la sua esperienza su Facebook e in consigli di amministrazione di compagnie quotate, costituisce un naturale valore aggiunto per il nostro board”.