Fiat si conferma leader del mercato brasiliano. Una presenza, quella del Lingotto in Sud America, che attenua parzialmente i dolori sul vecchio Continente, dove le vendite delle auto torinesi faticano a decollare, complice una crisi del settore automotive che pare non attenuare la sua forza incidente. Vediamo allora quali sono stati i risultati conseguiti dalla società guidata da Sergio Marchionne nel Paese latino, e in che modo è stato concluso il 2012.
Fiat
Fiat “sgridata” dal ministro Passera
Il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, si è detto “preoccupato” sulla situazione Fiat, poiché “mancano investimenti (…) Già essere una sottomarca della Chrysler sarebbe un buon risultato, ma il Lingotto sembra non essere determinato a uscire dalla perdita di peso in Europa del marchio con una politica di sviluppo” – ha poi aggiunto Passera, evidentemente piuttosto scettico sulle reali intenzioni dell’azienda torinese a superare la crisi con nuovi impieghi nel settore auto.
Fiat calo immatricolazioni Francia
Il gruppo Fiat ha confermato di aver registrato, nel corso del mese di novembre, un andamento calante delle immatricolazioni di auto e di veicoli commerciali leggeri in Francia, con una performance che è comunque risultata essere migliore del mercato: il calo delle immatricolazioni è infatti stato pari al 7,6 per cento a 8.071 unità, mentre il livello di penetrazione è stato in crescita dal 3,99 per cento al 4,59 per cento. A dichiararlo sono le tabelle dell’associazione francese dei costruttori di automobili (Comite’ des Constructeurs Francais d’Automobiles).
Procedure mobilità Fiat
Fiat ha fatto il punto sulla procedura di mobilità che tanto scalpore mediatico ha generato negli ultimi giorni, riguardante i 19 operai di Pomigliano che la società vorrebbe escludere dalle attività lavorative per consentire il reintegro di altrettanti. Il giorno dopo l’invito del governo a soprassedere e le polemiche dei sindacati, pronti a presentare nuovi ricorsi, hanno probabilmente indotto la compagnia auto torinese a fare un passo indietro sulla rigidità originariamente espressa, e cercare di trovare una soluzione che non renda perfino più tesi gli attuali rapporti sindacali.
Mercato auto mai così male da 35 anni
Il mercato automobilistico italiano rallenta ancora, nel corso del mese di ottobre, generando una diminuzione delle immatricolazioni del 12,39 per cento, a quota 116.875 unità, contro le 133.411 unità dello stesso periodo dello scorso anno. Il calo risulta ad ogni modo essere in rallentamento rispetto a quello registrato nel mese di settembre, quando la contrazione fu pari a 25,74 punti percentuali. Con i dati accumulati e complessivi del decimo mese dell’anno, il 2012 si candida ad essere l’anno peggiore dal 1977.
Fiat in Canada, vendite in rialzo
Il deterioramento delle condizioni del vecchio Continente porta Fiat a consolarsi con i risultati del Nord America, dove Chrysler Canada ha annunciato di aver conseguito il trentacinquesimo mese consecutivo di crescita delle vendite, il periodo piu’ lungo di aumenti della sua storia. Stando a quanto afferma una nota societaria, nel corso del mese di ottobre sarebbero stati venduti 17.504 veicoli contro 17.049 nello stesso mese nel 2011, con un incremento del 3 per cento. Ma vediamo nel dettaglio quali sono stati i risultati ottenuti dall’azienda.
Previsioni Fiat ottobre 2012
Mancano pochi giorni al 30 ottobre, data di riunione del consiglio di amministrazione di Fiat, finalizzata all’approvazione dei conti sul terzo trimestre 2012. Stando a quanto afferma il consensus, pubblicato sul sito internet del Lingotto, gli analisti stimano un utile netto di 250 milioni di euro (compreso in una forchetta tra i 145 e i 330 milioni di euro), in sicuro rialzo rispetto ai 112 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono le previsioni di periodo formulate dagli analisti sul gruppo Fiat.
Fiat smentisce indiscrezioni su piano industriale
Fiat ha smentito, tramite portavoce, le indiscrezioni che sono apparsi ieri mattina su alcuni quotidiani in merito alle novità sul piano industriale. “Gli articoli pubblicati dai quotidiani Il Messaggero e Il Mattino circa un presunto piano Marchionne, che sarebbe annunciato il prossimo 30 ottobre, sono frutto di illazioni giornalistiche, prive di qualsiasi fondamento” – afferma la società, rilanciando pertanto le attese per quanto accadrà nel corso della prossima riunione fissata per l’ultimo martedì del mese.
Fiat rimarrà in Italia?
Fiat (dovrebbe) rimanere in Italia. Ad affermarlo, durante il recente incontro con i segretari generali Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, e i leader dei metalmeccanici della Fim e Uilm, insieme alla Fismic, è stato lo stesso amministratore delegato Sergio Marchionne, che tuttavia non ha incontrato Fiom – Cgil, non firmataria del contratto di gruppo. È invece confermato al 30 ottobre l’appuntamento per la presentazione del piano industriale, dopo che il progetto Fabbrica Italia, da 20 miliardi di investimenti, è stato dichiarato come superato.
Quota mercato Fiat ancora in calo
Lo scorso mese di settembre è stato l’ennesimo periodo di difficoltà per i produttori auto del vecchio Continente. Le immatricolazioni sono infatti calate dell’11 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con la casa torinese che è riuscita a fare addirittura peggio della media, con la sua quota di mercato assottigliata al 5,9 per cento. Ma i dati negativi non finiscono qui: cerchiamo di riassumere quali siano i principali tratti fotografici di un contesto che si è deteriorato per il 12mo mese consecutivo all’interno del mercato europeo.