Non accenna a placarsi il rumore intorno al titolo Fiat, in seguito all’annuncio, da parte della società, di rivedere in maniera significativa il progetto Fabbrica Italia. Ad aggiungere un ulteriore tassello a quanto sta accadendo è stato il ministro del lavoro Elsa Fornero, che durante una intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica chiede che l’amministratore delegato della società torinese, Sergio Marchionne, riferisca al governo come ha modificato la sua strategia di investimento in Italia prima del 30 ottobre, quando presenterà i risultati del terzo trimestre 2012.
Fiat
Futuro Chrysler secondo Marchionne
Considerato che in Italia sta riscuotendo ben poco successo, con i volumi di vendita Fiat che continuano a precipitare, Sergio Marchionne cerca di risollevare le sorti del gruppo sbarcando nuovamente sul territorio statunitense. Dinanzi a una platea di 2.600 concessionari, riunitisi a Las Vegas in una convention di riferimento per le politiche operative della società, il manager ha dichiarato che “Chrysler è tornata più forte e più viva che mai. Non possiamo fermarci. Dobbiamo restare concentrati e impegnarci”. Discreto il gradimento ricevuto a margine dell’evento.
Chrysler delude negli USA
Chrysler, la società automobilistica ricondotta all’interno del gruppo Fiat, ha deluso gli osservatori del mercato statunitense. Secondo quanto affermato dal Wall Street Journal, infatti, le vendite della prima compatta prodotta dalla società negli ultimi sette anni (la “Dodge Dart”) sarebbero state ben più basse di quanto stimato. Un debutto che pertanto fornisce dei segnali estremamente negativi agli analisti internazionali, poiché l’eventuale successo del modello sarebbe corrisposto altresì al primo successo della visione di Marchionne di integrare Fiat nel partner americano.
Volkswagen: con Fiat è guerra aperta
Volkswagen vuole che Sergio Marchionne (Fiat) lasci la presidenza di turno dell’Associazione dei costruttori europei. L’italo-canadese ha duramente attaccato il gruppo tedesco, giudicando troppo aggressiva la politica commerciale dei prezzi praticata in Europa.
Non corre buon sangue tra Volkswagen e Fiat. Il produttore tedesco esorta il patron della casa automobilistica italiana a rinunciare alla carica di presidente dell’ACEA (Associazione europea costruttori di automobili). L’Azienda di Wolfsburg non ha affatto gradito l’uscita, forse poco diplomatica, di Sergio Marchionne, CEO di Fiat SpA. Secondo Volkswagen la presenza di Sergio Marchionne alla presidenza di Acea è “intollerabile” e pertanto ne ha chiesto le dimissioni.
Ford penalizzata da crisi in Europa
Ford ha reso noti i risultati del suo secondo trimestre, penalizzati dalla crisi in Europa (dove le vendite nel settore auto sono al livello più basso in quasi 20 anni), che influisce sul rendimento del gruppo in questa regione, mentre le vendite nel mercato nordamericano rimangono forti.
Fiat vicina al 100% di Chrysler
Fiat SpA aumenterà la sua quota in Chrysler Group LLC al 61,8 per cento, facendo un passo avanti verso una fusione completa con la casa automobilistica americana. Il più grande produttore italiano eserciterà una opzione nelle prossime settimane per comprare un ulteriore 3,3 per cento dal fondo fiduciario VEBA (Voluntary Employee Beneficiary Association), gestito dal sindacato Uaw (United Auto Workers) che gestisce le prestazioni sanitarie per i pensionati Chrysler. Il costo dell’operazione sarà inferiore ai 200 milioni di euro ($ 252 milioni).
Crisi debito al Salone di Ginevra 2012
L’Europa è al centro delle preoccupazioni dei costruttori di automobili, riuntisi Martedì a Ginevra, in occasione del Salone dell’Auto 2012. Gli esperti del settore stimano una diminuzione delle vendite nella zona euro, martoriata dalla crisi del debito, lontana dall’appetito quasi insaziabile mostrato dai paesi emergenti rispetto al comparto auto. “A causa della crisi del debito in alcuni paesi dell’UE, il mercato dell’auto in Europa occidentale subirà verosimilmente una contrazione del 5%, a 12,1 milioni di unità”. Questa è la previsione del boss della federazione tedesca del segmento auto, VDA, Matthias Wissmann.
Fiat-Peugeot, il matrimonio non s’ha da fare
Sergio Marchionne, ad del Lingotto, è stato molto chiaro in questi giorni: Fiat è alla ricerca di un nuovo partner commerciale, la cui provenienza sarà europea oppure asiatica. La francese Peugeot non fa però parte dei papabili in questione, anche se le indiscrezioni in tal senso sono numerose. La giornata di ieri, in particolare, è stata caratterizzata dalle ipotesi relative a questo possibile matrimonio, anche se bisogna ricordare che la casa automobilistica di Torino vanta già una joint venture con i transalpini. Lo stesso Marchionne ha però smentito il contatto con Psa Peugeot-Citroen, bollando le notizie come vera e propria speculazione, nonostante degli incontri tra il manager e i vertici aziendali francesi abbiano davvero avuto luogo. Di chi altri potrebbe trattarsi allora?