La corsa all’oro della Consob: non si tratta di un’epopea ricostruita attraverso un film, ma delle intenzioni espresse dalla Commissione Nazionale di Società e Borsa per quel che riguardale riserve auree che sono detenute dalla Banca d’Italia. La questione ha già avuto una buona ribalta diverso tempo fa, ma ora torna prepotentemente in auge. Cerchiamo di capire perché. Come ha spiegato il numero uno della commissione, Giuseppe Vegas, Palazzo Koch potrebbe mettere a disposizione il suo metallo giallo per ridimensionare in maniera adeguata il debito pubblico, anche perché l’istituto di credito centrale ha la possibilità di disporre di tutti i beni mobili e immobili che vuole.
Giuseppe Vegas
L’ultima audizione della Consob al Senato
Quello che ha fatto la Consob in questo campo non si era mai verificato: è stato piuttosto sibillino Giuseppe Vegas, numero uno della Commissione Nazionale di Società e Borsa, nel sottolineare il monitoraggio nei confronti delle attività delle agenzie di rating. In particolare, Vegas ha fatto riferimento alle lacune dell’attuale sistema, il quale prevede che le agenzie in questione siano controllate soltanto dall’Esma (European Securities and Markets Authority), mentre le autorità come la Consob possono intervenire esclusivamente in presenza di una turbativa di mercato. Questo vuol dire che il raggio di azione è limitato, ma i trenta interventi in Italia invitano a una riflessione.
La Consob interrompe il divieto di vendite allo scoperto
Gli ultimi mesi erano stati caratterizzati da un numero incredibile di proroghe per quel che concerne le cosiddette vendite allo scoperto: questa operazione finanziaria consiste essenzialmente nel vendere dei titoli specifici che non sono direttamente in possesso del venditore stesso e la Consob ha più volte chiarito come queste pratiche debbano essere vietate, anche se con l’interruzione delle proroghe temporali lo short selling potrebbe tornare ad essere effettivo. L’ultima scadenza era prevista proprio per oggi, ma il presidente della Commissione, Giuseppe Vegas, ha deciso di non prolungare ulteriormente il provvedimento in questione. L’adozione di tale misura risale addirittura allo scorso 12 agosto e quindi sono ben sei mesi che viene mantenuta in vita.