HP, Hewlett-Packard, il big americano dei personal computer, ha scelto di ridurre fortemente le fila delle proprie risorse umane lasciando a casa ben 27 mila dipendenti. Un taglio che in termini assoluti assume proporzioni piuttosto significative, e che anche in termini relativi non sembra poter smentire la gravità della scelta adottata: i 27 mila dipendenti da licenziare risultano essere pari a circa l’8% dei suoi 350 mila impiegati. I tagli annunciati pochi giorni fa, e da realizzare entro la fine del 2014, rappresentano altresì il più corposo ridimensionamento della ultra settantennale storia dell’azienda statunitense, che nel corso degli ultimi anni ha dovuto fronteggiare, e non senza grande fatica, la concorrenza esercitata dagli smartphone di ultima generazione e dai tablet.
Ad ogni modo, HP in queste ore sta cercando di rassicurare i propri dipendenti. Lo snellimento delle fila delle risorse umane dovrebbe principalmente avvenire attraverso l’applicazione di un programma di prepensionamenti, in grado di ridurre l’impatto dei licenziamenti. Il risultato dovrebbe, in qualsiasi caso, essere lo stesso: un risparmio di circa 3,5 miliardi di dollari l’anno, quale risultato della flessione del costo e delle spese del personale.