HP taglia 27 mila posti

 HP, Hewlett-Packard, il big americano dei personal computer, ha scelto di ridurre fortemente le fila delle proprie risorse umane lasciando a casa ben 27 mila dipendenti. Un taglio che in termini assoluti assume proporzioni piuttosto significative, e che anche in termini relativi non sembra poter smentire la gravità della scelta adottata: i 27 mila dipendenti da licenziare risultano essere pari a circa l’8% dei suoi 350 mila impiegati. I tagli annunciati pochi giorni fa, e da realizzare entro la fine del 2014, rappresentano altresì il più corposo ridimensionamento della ultra settantennale storia dell’azienda statunitense, che nel corso degli ultimi anni ha dovuto fronteggiare, e non senza grande fatica, la concorrenza esercitata dagli smartphone di ultima generazione e dai tablet.

Ad ogni modo, HP in queste ore sta cercando di rassicurare i propri dipendenti. Lo snellimento delle fila delle risorse umane dovrebbe principalmente avvenire attraverso l’applicazione di un programma di prepensionamenti, in grado di ridurre l’impatto dei licenziamenti. Il risultato dovrebbe, in qualsiasi caso, essere lo stesso: un risparmio di circa 3,5 miliardi di dollari l’anno, quale risultato della flessione del costo e delle spese del personale.

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HP valuta riduzione risorse umane

 HP, Hewlett-Packard, starebbe valutando in questi giorni di mettere in atto un importante piano di riduzione delle proprie risorse umane, con uno “snellimento” che dovrebbe riguardare circa 25 mila posti di lavoro, pari all’8 per cento della propria forza lavoro, al fine di tagliare il costo del personale, aiutando la società a mantenere una redditività competitiva all’interno dei comparti dei personal computer e dei servizi connessi.

Il numero di risorse umane “tagliate” dovrebbe comprendere tra i 10 e i 15 mila impiegati Hewlett-Packard all’interno dei servizi per le imprese. L’iniziativa potrebbe in tal modo permettere a Meg Whitman, chief executive officer dell’azienda dallo scorso settembre, di poter invertire la tendenza che ha visto decrescere la redditività dell’azienda. Un’inversione di tendenza comunque non facile, visto e considerato che il core business della società, rappresentato dalle vendite di personal computer, deve fronteggiare le preferenze dei consumatori nei confronti dei tablet.

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HP approva incremento dividendo

 Hewlett Packard, il leader mondiale nella produzione di personal computer, ha reso noto di aver autorizzato un incremento di 10 punti percentuali nel suo dividendo trimestrale, che la società dovrebbe formalizzare nel corso del mese di maggio. L’attuale dividendo, in pagamento il 4 aprile, rimarrà invece stabile a 12 centesimi per azione, come precisato da una nota ufficiale fornita alla stampa dalla società di Palo Alto, in California.

La compagnia, anche attraverso questa mossa, cerca di rilanciare le sorti del proprio patrimonio azionario sui mercati regolarmentati, con i prezzi dei titoli che hanno subito un calo complessivo di quasi 35 miliardi di dollari rispetto all’anno precedente. Sotto la guida dell’attuale amministratore delegato Meg Whitman, che ha preso il timone di HP nel precedente mese di settembre, l’azienda sembra essere duramente interessata da una procedura di ristrutturazione e da un processo corposo di investimenti nella ricerca e nello sviluppo.

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