Il governo di Hollande, recentemente insediatosi a Parigi, ha reso noto di non condividere la scelta di versare 400 mila euro sotto forma di “clausola di non concorrenza”, all’uscente amministratore delegato di Air France, Pierre Henri Geourgeon. Un intervento, quello del ministro delle Finanze e del suo collega del Riassetto produttivo, che è stato chiaro e univoco, ed ha avuto come obiettivo quello di rendere evidente il “fastidio” nei confronti dell’indennità / bonus erogata in favore dell’ex top manager della compagnia di bandiera transalpina.
L’ex amministratore delegato di Air France era riuscito a ottenere la gratifica grazie all’impegno formale di non lavorare per la concorrenza per un periodo di tempo determinato. Peccato che l’erogazione del bonus avvenga in un momento particolarmente complicato per la società, che versa in cattive compagnie economico finanziarie, ed ha in mente di licenziare un piano di tagli da 2 miliardi di euro che prevede – tra le tante altre iniziative – il congelamento dei salari e la probabile soppressione di circa 5 mila posti di lavoro.