Mercato Auto USA torna competitivo

 Il salvataggio dell’industria automobilistica degli Stati Uniti, costato 85 miliardi di dollari di fondi pubblici e decine di migliaia di licenziamenti, ha scosso il paese, ma i produttori hanno recuperato la loro competitività.

Alla fine del 2008, le “Big Three” di Detroit, General Motors, Ford e Chrysler, si sono trovate in ginocchio, schiacciate dal peso dei debiti e dalla concorrenza, soprattutto asiatica, in ritardo sul fondamentale passaggio ad auto più economiche e di qualità, e vittima dell’impennata dei prezzi del carburante.

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Mercato auto europeo in calo record

 E’ un crollo record quello riscontrato dal mercato auto del vecchio Continente, che nel corso del mese di febbraio ha subito un passo indietro di 9,2 punti percentuali nel volume di immatricolazioni rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dell’anno precedente, per un numero complessivo di nuovi veicoli venduti pari a 923.381 unità, conseguendo di fatti il quinto calo mensile consecutivo nel dato statistico.

A sostenerlo è stato negli scorsi giorni l’ACEA, l’Associazione Europea che riunisce i produttori di auto, secondo cui il declino sarebbe altresì stato la contrazione più grave dal mese di ottobre 2010, quando il passo indietro delle immatricolazioni si concretizzò in un – 16 punti percentuali. Complessivamente, le vendite del primo bimestre dell’anno si sono contratte di 7,8 punti percentuali a 1,93 milioni di veicoli.

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General Motors torna in pole position

 A Cesare quel che è di Cesare. General Motors (GM) è tornata ad essere un leader mondiale nel settore automobilistico. Un titolo di cui il produttore americano è stato detentore per 76 anni, prima di perderlo nel 2008. A Detroit, sede di GM, sembra che  le cose stiano finalmente tornando alla normalità.

Data per morta nel 2009, la Fenice rinasce dunque dalle sue ceneri grazie alla protezione del Capitolo 11, la legge fallimentare statunitense, una sorta di lavagna magica che permette di cancellare gli errori del passato. Meglio di una revisione a 10000 km, un modo per azzerare i contatori (a colpi di tagli di posti di lavoro e stabilimenti e grazie ad una iniezione di 50 miliardi di dollari da parte del Tesoro americano. General Motors ha inoltre rimosso diversi marchi come Pontiac, Saturn, Hummer, Saab).

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Mercato auto, miglior anno dal 2008 negli States

 Come abbiamo riportato pochi giorni fa, l’industria auto degli Stati Uniti sta conoscendo una rapida ripresa. Una “rimonta” caratterizzata da ritmi ben superiori a quelli precedentemente attesi dagli stessi operatori di settore, e che potrebbe permettere alle case produttrici di siglare il traguardo dei 12,8 milioni di veicoli venduti durante il 2011, per la migliore performance del comparto dal 2008 a questa parte.

Il mese di novembre si è d’altronde concluso in maniera molto positiva per i principali operatori di settore, che hanno potuto godere di una dinamicità inattesa nelle vendite dei veicoli, con il miglior periodo mensile dal termine del piano di incentivi che nel 2009 l’amministrazione Obama cercò di lanciare con successo al fine di supportare la crisi del mercato auto, che all’epoca non sembrava poter esser così duratura come invece, purtroppo, nettamente verificatosi nel corso del biennio successivo.

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Mercato auto, primo “rimbalzo” statunitense

 Toyota, Nissan, Hyundai e Kia, alcune delle principali società auto dell’Asia, hanno dichiarato di aver ripreso a consegnare le proprie autovetture nel mercato nordamericano in maniera quantitativamente più rilevante rispetto a quanto precedentemente effettuato, e rispetto a quanto previsto dalla maggioranza degli analisti locali e internazionali. La decisione, sottolineano le compagnie, è derivante dall’incremento della domanda di settore, giunta ai massimi livelli dell’anno.

Le vendite di Toyota sono così aumentate di 6,7 punti percentuali nel mese di novembre 2011 rispetto al mese di novembre dell’anno precedente, per il primo incremento degli ultimi sette mesi. Nissan ha invece ottenuto un incremento delle vendite pari a ben 19 punti percentuali, mentre Kia e Hyundai hanno ottenuto un aumento combinato pari a 29 punti percentuali. Negativo è invece il trend di Honda, le cui vendite subiscono un calo di 6,7 punti percentuali.

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