Improvvisa accelerazione di Monte dei Paschi a Milano. La quotata senese, dopo essere finita in asta di volatilità per eccesso di rialzo, ha fatto rilevare un rally del 5,6% contro un Ftse Mib che lascia sul parterre l’1,8%.
Monte dei Paschi
Moneta elettronica: accordo Mps-CartaSi
Banca Monte dei Paschi di Siena ha individuato in CartaSi, celebre emittente di carte di credito e prepagate, l’alleata ideale per perfezionare un importante accordo: si tratta della prima intesa di tale tipo nel nostro paese, visto che verrà permesso all’istituto di credito della Rocca Salimbeni di salire fino al quarto posto della classifica degli operatori per quel che concerne l’emissione nazionale di carte (si parla di 3,3 milioni di unità per la precisione). In parole povere, si sta parlando di una strategica collaborazione dal punto di vista industriale che andrà a coinvolgere il comparto della monetica.
Approvato l’aumento capitale di Monte dei Paschi
L’assemblea straordinaria di Banca Monte dei Paschi di Siena si è espressa in maniera favorevole per quel che riguarda l’aumento di capitale da un miliardo di euro, con tanto di esclusione del diritto di opzione: il via libera in questione riguarda la delega relativa al consiglio di amministrazione. Nel dettaglio, l’approvazione a cui si sta facendo riferimento ha beneficiato del voto favorevole di ben il 98,121% delle persone presenti, vale a dire il 57,6% dell’intero capitale dell’istituto toscano. In aggiunta, la validità sarà fatta durare per i prossimi cinque anni: l’accordo prevede anche che vi sia la possibilità di individuare, caso per caso, la forma tecnica che è maggiormente adeguata alle circostanze specifiche, con il limite fissato a un miliardo di euro e prendendo in considerazione sia il corrispettivo totale dell’aumento totale sia l’emissione dei bond convertibili.
Monte dei Paschi: bloccata la cessione della quota in Biverbanca
Banca Monte dei Paschi di Siena ha fatto sapere che la cessione della quota dell’istituto toscano in Biverbanca è stata bloccata per iniziativa delle due fondazioni coinvolte: nello specifico, si tratta di quella della Cassa di Risparmio di Biella e di quella della Cassa di Risparmio di Vercelli. La vendita a un’altra cassa di risparmio, quella di Asti, della partecipazione in Biverbanca è già stata annunciata da diverso tempo, ma ora bisogna fare i conti con questa novità.
Monte dei Paschi si affida nuovamente ai Tremonti Bond
Non è più un mistero che Banca Monte dei Paschi di Siena stia vivendo uno dei momenti più difficili della propria storia: ecco spiegato allora il motivo della recente approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, il quale ha deciso di approntare delle misure urgenti che siano in grado di aumentare il patrimonio dell’istituto toscano, come proposto espressamente dal Ministero dell’Economia. Il sostegno principale, in particolare, sarà rappresentato da alcuni strumenti finanziari, in tutto e per tutto identici ai Tremonti Bond, per un ammontare complessivo che non potrà superare i due miliardi di euro.
Fabrizio Viola a tutto campo su Monte dei Paschi
L’urgenza più imminente di Monte dei Paschi di Siena è quella di vendere il 60% di Biverbanca, la cassa di risparmio di Biella e Vercelli: le intenzioni sono state rese note dall’amministratore delegato del gruppo toscano, Fabrizio Viola, il quale non ha ancora precisato la data effettiva per tale operazione. Tra l’altro, non si conoscono al momento nemmeno i pretendenti, anche se si fanno i nomi di Banca Popolare di Vicenza e della Cassa di Risparmio di Asti, come anche la valutazione rimane oscura, nonostante qualche indiscrezione che l’ha fissata a duecento milioni di euro. Una smentita secca, al contrario, è stata quella relativa alla cessione del marchio Antonveneta, ma non è escluso che si possa intervenire in questo senso sugli sportelli.
Le agevolazioni di Mps per i terremotati dell’Emilia
Il gruppo bancario Monte dei Paschi non è rimasto indifferente di fronte al terribile sisma che ha sconvolto l’Emilia una settimana fa: l’istituto toscano ha infatti deciso di approntare una serie di misure e iniziative che sono volte ad agevolare dal punto di vista finanziario i residenti delle zone colpite, vale a dire le provincie di Bologna, Ferrara, Modena e Mantova. Questa solidarietà è anzitutto esemplificata dalla sospensione delle rate dei contratti di mutuo per un periodo pari a dodici mesi, senza dimenticare i cento milioni di euro che sono stati stanziati sia per le famiglie che per le imprese locali. L’importo in questione verrà equamente suddiviso. In pratica, cinquanta milioni di euro saranno relativi ai mutui fondiari e ai piccoli prestiti che coinvolgono i cittadini, dato che c’è assoluto bisogno di rimettere in piedi le abitazioni danneggiate ed è necessario molto denaro; la residenza nelle zone colpite è uno dei requisiti richiesti in tal caso.
Monte dei Paschi: la fondazione alle prese con le quote da vendere
La vendita di una quota di Banca Monte dei Paschi di Siena sta concentrando tutte le attenzioni dell’omonima fondazione: anzitutto, bisogna però trovare una intesa adeguata per comprendere a chi destinare il ricavato di questa specifica vendita, anche perché la liberatoria di altri undici istituti non rappresenta da solo un elemento determinante per dare il via libera definitivo a questa trattativa. Quello a cui bisogna prestare attenzione, infatti, è il debito coinvolto, compreso tra gli 870 e gli 880 milioni di euro, con una buona parte che si riferisce al finanziamento che è stato erogato all’ente toscano dalle già citate undici banche per sottoscrivere l’aumento di capitale, e il resto destinato a una minusvalenza. Questo vuol dire che vi sono due creditori distinti e finché non si trova un accordo proprio tra essi tutto rimane bloccato in maniera inesorabile.
Monte dei Paschi: a febbraio assemblea ordinaria e straordinaria
La data prescelta per la prossima assemblea ordinaria della banca Monte dei Paschi di Siena è il prossimo 1° febbraio: si tratterà di un appuntamento fondamentale, visto che l’istituto toscano dovrà deliberare in merito alla specifica composizione del proprio organo amministrativo, oltre che per rinnovare una operazione ormai consueta, vale a dire l’acquisto di azioni proprie. C’è molta carne al fuoco in tal senso e in effetti bisogna fare un po’ d’ordine. Anzitutto, occorre considerare anche i provvedimenti a cui è chiamata a decidere l’assemblea straordinaria, come ad esempio l’aumento gratuito di capitale e la conversione dei titoli azionari di risparmio in azioni ordinarie. La seduta di questa assemblea è prevista per il giorno successivo a quello menzionato in precedenza, quindi il 2 febbraio del 2012.