Il Natale cade sempre in uno dei mesi più freddi dell’anno, ma in questo 2011 la rigidità verrà aumentata dalle tristi previsioni che dovranno riguardare le famiglie del nostro paese: tanti sono i fattori avversi, al punto che ogni nucleo sarà costretto a versare ben mille euro per godersi la festività più attesa. La somma viene raggiunta, secondo quanto calcolato dal Movimento Consumatori, dal cenone a base di pesce di questa sera, dai vari regali da acquistare, dalle decorazioni e dagli altri pasti in generale. Insomma, un vero e proprio salasso finanziario. Il budget a disposizione, inoltre, è piuttosto limitato, visto che le tredicesime risultano essere in calo e quel che poco che si ha si dovrà utilizzare per saldare le bollette, dunque non si possono passare queste ferie proprio col sorriso sulle labbra. Come ha ricordato la stessa associazione, i prezzi che ormai la grande distribuzione impone ai consumatori sono diventati proibitivi e non bastano pochi euro per cavarsela.
Natale 2011
La Coldiretti denuncia l’aumento dei furti a Natale
Natale vuol dire un po’ ovunque, ma anche e soprattutto nel nostro paese, un aumento importante dei consumi e dello shopping: purtroppo, come sottolineato opportunamente dalla Coldiretti, l’ultimo “barometro” del Centre for Retail Research ha messo in luce una crescita dei furti per quel che concerne la vendita al dettaglio, tanto che il mese di dicembre dovrebbe essere caratterizzato da un controvolare di ben 250 milioni di euro. Inoltre, in questo 2011 si è anche assistito a un aumento medio del fenomeno molto vicino agli otto punti percentuali (+7,8% per la precisione). L’importo è senza dubbio importante e deve invitare a riflettere, anche perché le famiglie italiane sono praticamente costrette a pianificare il loro budget per queste festività e gli ammanchi in questione complicano ancora di più la situazione.
Coldiretti: in crescita le esportazioni di spumante
Il prossimo Natale, ormai sempre più vicino, sarà all’insegna del Made in Italy, almeno secondo quanto accertato dalla Coldiretti: l’associazione ha infatti registrato un incremento importante per quel che concerne le esportazioni di spumante nei primi otto mesi di questo 2011, ventiquattro punti percentuali che fanno ovviamente pensare a un brindisi tutto italiano nelle prossime festività. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che le bottiglie protagoniste dell’export annuale saranno pari a più di duecento milioni di unità, una fetta importante della produzione complessiva, la quale ammonta a circa quattrocento milioni. Si tratta di un vero e proprio boom che ha consentito allo spumante di superare lo champagne, grazie soprattutto al crescente apprezzamento che ha caratterizzato il prosecco, il quale rappresenta il 50% della produzione in questione.