Poltrona Frau, la spa torinese che opera nel settore dell’arredamento, ha deciso di cedere il controllo di Nemo a un nuovo partner industriale: si tratta, nello specifico, della divisione luce di Cassina, altra spa che si è specializzata soprattutto nell’arredamento più contemporaneo. In pratica, tutto è stato perfezionato attraverso la vendita della quota in questione e con il contemporaneo mantenimento all’interno del capitale attraverso una specifica percentuale di minoranza. L’operazione che si è appena descritta è diventata necessaria alla luce della volontà di rafforzamento e miglioramento dei tre marchi che fanno parte del gruppo, vale a dire Frau, Cassina e Cappellini. Allo stesso tempo, inoltre, si punta al potenziamento dei risultati della già citata divisione Nemo, con il nuovo partner industriale che dovrà fornire le necessarie garanzie.
newco
Iveco lascia l’Italia e approda in Olanda
Iveco sta per dire addio in maniera definitiva al nostro paese: la celebre società torinese che produce e commercializza veicoli industriali ed autobus e che è controllata per intero da Fiat Industrial deve far fronte agli ultimi avvenimenti che hanno a che fare con il Lingotto. In pratica, il comitato degli amministratori indipendenti di Cnh, la società olandese controllata dalla stessa Fiat Industrial per quel che concerne le macchine destinate al settore agricolo, ha risposto in maniera affermativa all’ultima proposta formulata dall’ad di Fiat, Sergio Marchionne, relativa alla fusione tra le due compagnie a cui si sta facendo riferimento.
Fondiaria Sai ancora dominata dall’incertezza
La lente finanziaria deve ancora ingrandire nel dettaglio la situazione di Fondiaria Sai, compagnia assicurativa che resta una delle principali protagoniste, nel bene e nel male, di Piazza Affari; in effetti, la spa torinese gestita dalla famiglia Ligresti deve ora fare i conti con gli scarsi risultati che si ottenuti nel corso del meeting di ieri sera tra l’amministratore delegato del gruppo stesso, Emanuele Erbetta, e Giancarlo Giannini, numero uno dell’Isvap (l’istituto che vigila sull’operato delle assicurazioni private). In realtà, ci si attendeva molto di più da questo incontro tanto chiacchierato, anche perché bisogna comprendere se l’ipotesi di un veicolo specifico da creare e sfruttare per farvi confluire le quote strategiche della società in questione possa diventare una realtà concreta.