Panasonic sceglie di incrementare la propria presenza italiana nel settore degli elettrodomestici bianchi. Obiettivo è aumentare la quota di mercato di “tutto ciò che ha una spina” – ha affermato il responsabile comunicazione per l’Italia, Roberto Masserini. Vediamo allora quali sono le prossime aspettative Panasonic per il mercato italiano, e in che modo l’azienda ritiene di poter raggiungere i propri ambiziosi obiettivi per il territorio nazionale.
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Panasonic taglierà altri posti di lavoro
Panasonic, uno dei principali produttori di TV al mondo, ha annunciato di voler dar seguito a nuove operazioni di ristrutturazione aziendale, che produrranno importanti tagli dei posti di lavoro. In particolare, la società giapponese – che avrebbe già ridotto il proprio organigramma di circa 36 mila unità – vorrebbe produrre nuovi snellimenti tra le fila dei propri dipendenti, seppur – attualmente – non siano disponibili stime precise sull’impatto della nuova azione industriale.
La società dovrebbe tuttavia ridurre i posti di lavoro dal proprio quartier generale: a subire gli effetti delle scelte delle compagine saranno pertanto i dipendenti delle sedi centrali, mentre minori dovrebbero essere gli impatti da parte di coloro che lavorano nelle unità di produzione, più penalizzati durante lo scorso anno fiscale.
Profitti deludenti per Panasonic
Panasonic, una delle società giapponesi più note sul fronte dell’elettronica di consumo, ha pubblicato dei dati di periodo particolarmente deludenti se confrontati con le attese degli analisti. L’anno fiscale 2011 / 2012 (che per la compagnia nipponica si è concluso il 31 marzo), trascina al ribasso i principali valori di conto economico per l’azienda di Osaka, che ha dovuto affrontare dei trimestri non proprio agevoli.
Ne consegue che i profitti netti dovrebbero probabilmente abbassarsi a quota 50 miliardi di yen (circa 627 milioni di dollari), contro previsioni dei principali osservatori di mercato che stimavano intorno a 106 miliardi di yen (più del doppio) il volume degli stessi profitti. Il risultato è ad ogni modo sensibilmente migliore di quello riscontrato nell’anno precedente, quando il colosso tecnologico affrontò una perdita record di 772 miliardi di yen.
Panasonic stima perdite ingenti
Panasonic, uno dei leader internazionali della tecnologia applicata all’elettronica di consumo, sta portando in peggioramento le proprie stime sui risultati di fine anno. Stando a quanto affermato dalla società, infatti, l’esercizio fiscale si chiuderà con una perdita netta pari a 780 miliardi di yen (circa 10,2 miliardi di dollari), come naturale conseguenza di alcune determinanti fondamentali tra cui non può che spiccare il rallentamento della crescita economica internazionale, e la pressione negativa esercitata sul fronte produttivo dalle inondazioni delle fabbriche in Thailandia.
Si tratta, a ben vedere, di un peggioramento molto significativo delle precedenti stime, che invece davano una perdita netta di 420 miliardi di yen. Ricordiamo in proposito come la previsione si riferisca all’attuale esercizio fiscale, in chiusura nel mese di marzo, e come – qualora trovasse conferma – la perdita 2012 sarebbe la più grave della storia di Panasonic: fino ad oggi, infatti, l’azienda (nata nel 1918) aveva incontrato il proprio anno peggiore nel 2002, con una perdita di 428 miliardi di yen.