Gli analisti di Kepler Cheuvreux sono molto scettici circa il futuro del celebre marchio Prada. Il pessimismo è giustificato da una serie di dati e dal contesto.
Prada
Risultati brillanti a ottobre per Prada
Ricavi consolidati, margine operativo lordo e utile netto tutti in crescita: sono questi gli ottimi risultati finanziari che il consiglio di amministrazione di Prada ha esaminato e approvato proprio oggi. Nello specifico, si tratta del resoconto intermedio consolidato di gestione, documento fondamentale con dei dati che sono stati monitorati fino allo scorso 31 ottobre. La spa del lusso è ampiamente in grado di sostenere i ritmi di sviluppo, persino quelli più alti. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che i ricavi consolidati hanno sfiorato i 2,34 miliardi di euro, con un aumento rispetto ai primi nove mesi dell’esercizio precedente di trentacinque punti percentuali. Per quel che concerne il margine operativo lordo, poi, l’incremento è stato del 31%, tanto da raggiungere i 727,9 milioni di euro.
Richemont, Prada: brilla il settore del lusso
L’aggaravarsi della crisi del debito in zona euro non sembra aver urtato i giganti del settore, almeno per ora … l’industria del lusso continua a sfavillare, in mezzo alle tenebre dell’economica globale. Richemont, il numero due al mondo con sede a Ginevra, proprietaria di marchi come MontBlanc, Lancel, Cartier, Chloe o Baume & Mercier, ha avvertito che le vendite del gruppo per i quattro mesi conclusi a fine luglio sono aumentate del 24%: il risultato operativo e l’utile netto dovrebbero pertanto crescere del 20 e 40%, rispettivamente, nel primo semestre 2012 (contro il consensus di Bloomberg che stimava una progressione del 18% e del 31% nello stesso periodo).
Prada, 260 nuovi negozi nei mercati emergenti
Prada, la celebre spa milanese della moda, sta pianificando nel dettaglio l’introduzione di 260 nuovi negozi nel corso dei prossimi tre anni nei principali mercati emergenti: in effetti, l’obiettivo è proprio quello di venire incontro alle richieste di paesi come il Brasile, la Cina e l’intera area del Golfo Persico. Come ha sottolineato opportunamente Patrizio Bertelli, ad del gruppo quotato a Hong Kong, il 2012 sarà caratterizzato da cento nuove strutture, mentre sia nel 2013 che nel 2014 le aperture in questione saranno ottanta. Si tratta di numeri molto importanti e ambiziosi, soprattutto se si tiene conto che i nuovi negozi avviati nel corso del 2011 sono stati settantacinque.
Prada, il marchio diventa sempre più asiatico
Prada è sempre più strettamente collegata al continente asiatico: l’Estremo Oriente sta esercitando sulla celebre spa milanese della moda un fascino ogni giorno più irresistibile e la conferma di questo trend sta venendo da molti dati interessanti. Il primo tra tutti è l’importante rialzo delle vendite in territorio cinese, circa cinquanta punti percentuali in un solo anno. Tutto ciò si può facilmente spiegare con l’apertura nel corso del 2011 di ben otto boutique nell’ex Impero Celeste, tanto che ormai il numero complessivo degli esercizi commerciali che recano questo marchio è salito fino a venticinque, un totale senz’altro ragguardevole.