Aletti Gestielle, la società di gestione del risparmio che fa capo al gruppo Banco Popolare, è riuscita a chiudere il 2012 con dei buoni dati per quel che riguarda la raccolta netta. In effetti, il totale conseguito lo scorso anno ammonta a 1,6 miliardi di euro, senza dimenticare le masse, la rappresentazione monetaria di valore, le quali si sono fermate a 7,6 miliardi di euro. In pratica, il confronto con quanto stimato a dicembre del 2011 ha messo in luce una crescita pari a 44,6 punti percentuali, un valore di cui non ci si può certo lamentare. La raccolta netta è stata dunque positiva, ma lo stesso discorso deve essere fatto anche per i fondi, la cui performance media si è attestata al 10,2%.
raccolta netta
Ad agosto buona raccolta netta per Banca Mediolanum
Il mese di agosto si è chiuso in maniera piuttosto contrastata per Banca Mediolanum e la sua raccolta netta: l’istituto di credito è stato infatti in grado di concludere i trentuno giorni in questione con un valore pari a 106 milioni di euro. L’ammontare appena menzionato rappresenta un calo rispetto a quanto avvenuto a luglio (156 milioni per la precisione) e a giugno (ben 255 milioni di euro), ma bisogna anche ricordare che dall’inizio di quest’anno la raccolta a cui si sta facendo riferimento si è attestata a 2,02 miliardi di euro, un totale non certo indifferente.
Il gestito domina la raccolta di agosto di Banca Generali
Il mese di agosto è terminato da appena sei giorni e Banca Generali ha già provveduto a rendere nota la raccolta realizzata nel corso di quei trentuno giorni: ebbene, l’istituto di credito triestino è stato capace di far registrare novantacinque milioni di euro da questo punto di vista, un valore che rappresenta una flessione rispetto al mese precedente (a luglio furono totalizzati 120 milioni per la precisione). C’è però da dire che il gruppo in questione è riuscito a rafforzare il processo di trasformazione, già in atto da tempo, per quel che concerne i prodotti amministrati e quelli gestiti; in effetti, questo iter si è reso necessario alla luce delle ultime proposte delle reti, intenzionate a diversificare al massimo il rischio e di sfruttare nel migliore dei modi le occasioni di investimento offerte dai mercati.
Un primo semestre da favola per Banca Generali
Banca Generali ha ben ragione di gongolare: per l’istituto di credito triestino (specializzato soprattutto in polizze assicurative), infatti, i primi sei mesi del 2012 sono stati caratterizzati da risultati davvero interessanti, soprattutto se si tiene conto del difficile momento economico che si sta vivendo. La raccolta netta del gruppo è stata pari a 1,044 miliardi di euro, vale a dire la quasi totalità di quella che è stata totalizzata nel corso del 2011, ma anche un progresso di ben ottanta punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
A gennaio ottima raccolta per Banca Generali
Banca Generali può affermare, senza timore di essere prontamente smentita, che il 2012 è iniziato in maniera positiva dal punto di vista finanziario: il mese di gennaio è appena terminato e l’istituto di credito dell’omonimo gruppo di Trieste può già vantare dei dati molto interessanti per quel che concerne la raccolta netta. Quest’ultima, infatti, si è attestata a quota 245 milioni di euro, in netto rialzo rispetto a quanto registrato nel corso del mese di dicembre (in quella occasione si raccolsero appena 177,6 milioni). Tale risultato è stato possibile grazie, in particolare, alle operazioni della rete della banca stessa (148 milioni di euro del totale in questione), ma non bisogna nemmeno dimenticare il contributo offerto dalla rete privata, con i suoi novantasette milioni complessivi.
Assoreti incorona FinecoBank per la raccolta netta di novembre
L’ultima rilevazione di Assoreti, l’associazione nazionale che raggruppa le società di intermediazione mobiliare e gli istituti di credito, ha messo in evidenza una “classifica” ben precisa per quel che concerne la raccolta netta dello scorso mese di novembre: in effetti, la leadership in questione spetta a FinecoBank, la compagnia che fa parte del vastissimo universo di Unicredit e che è riuscita a totalizzare ben 166,8 milioni di euro. Tale risultato è stato possibile grazie, in particolare, alla componente amministrata, capace di non far pesare più di tanto i normali deflussi del risparmio gestito. Al contrario, Ubi Banca e Banca Network Investimenti si sono segnalate per le peggiori performance in questo senso (ribasso di quasi ventinove milioni di euro per la precisione). Il podio, inoltre, viene completato da Banca Generali (165,1 milioni) e da Banca Fideuram (132,5 milioni).