I rincari nel settore energetico potrebbero mettere a dura prova la tenuta delle imprese italiane in questo 2022. Al momento l’impatto sembra sia stato assorbito abbastanza bene, ma è evidente che sul medio lungo periodo vi sia bisogno di trovare una soluzione.
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Forti rincari anche per la pausa pranzo
Ormai bisogna rassegnarsi: la pausa pranzo al bar, al ristorante o a un self-service rischia di prosciugare i nostri portafogli. Secondo quanto accertato dall’Osservatorio Nazionale dell’associazione Federconsumatori, non tutte le tasche degli italiani possono sostenere questa spesa, soltanto all’apparenza semplice e trascurabile. In effetti, vi sono addirittura dei casi in cui, con lo stipendio a disposizione, si arriva a sborsare il 20% del salario stesso, un quinto quindi. Tutta colpa dei rincari che l’associazione dei consumatori ha minuziosamente messo in luce. Ad esempio, i pasti presso un punto ristoro o nei self-service sono stati caratterizzati da aumenti medi di tre punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
Pane e pasta protagonisti di forti rincari
Pasta e pane sono due tipici alimenti che non mancano mai nelle tavole degli italiani: eppure, sono anche i cibi interessati dai maggiori rincari, rendendoli addirittura “antipatici”. In effetti, se si pensa che l’incremento tariffario del pane fresco è stato pari a oltre ventidue punti percentuali, mentre quello della pasta di semola di grano duro al 36,6%, si capisce bene come perfino il settore alimentare sia troppo associato al “lusso”. D’altronde, come evidenziato di recente dall’Istat (Istituto Nazionale di Statistica), il carrello della spesa sta diventano sempre più pesante per i consumatori e sarà difficile confermare i nove euro al giorno evidenziati nel mese di dicembre come somma minima per mangiare in modo sano.
Le spiacevoli novità dei libretti postali
Cinque giorni fa, esattamente in concomitanza con il primo giorno dell’anno, sono scattati dei rincari che hanno spiazzato e innervosito i consumatori italiani: si tratta, infatti, dei correntisti di Poste Italiane, i quali hanno visto iniziare il 2013 con questa sorpresa non proprio piacevole e con altri cambiamenti di non poco conto. In effetti, le modifiche apportate alle procedure per i prelievi dal libretto postale sono un’altra realtà con cui bisognerà fare i conti. In pratica, come stabilito dalla spa postale, per poter perfezionare un prelievo in un ufficio che è diverso da quello in cui il libretto in questione è stato aperto, sarà necessario dimostrare il possesso della tessere elettronica che è legata a questo stesso strumento.
Natale 2012: i rincari dei giocattoli
I conti effettuati dall’associazione dei consumatori Codacons non lasciano spazio ai dubbi: giocattoli, cibo e regalo verranno a costare di più nel corso di questo Natale, ormai distante appena tre giorni, nonostante la spesa a persona del periodo sia stata stimata in calo, più precisamente a quota 187 euro. Sono proprio i giocattoli, un articolo che in questo periodo dell’anno vive un vero e proprio boom, a segnalarsi per i rincari principali. L’associazione ha preso in esame diversi articoli: in particolare, le bambole di marca hanno fatto registrare un incremento di 4,5 punti percentuali, mentre si sale fino a un +5,7% per quel che riguarda un bambolotto.
Il Codacons denuncerà le scorrettezze sui libri scolastici
Non è mai un mistero che ogni anno scolastico riserva delle pessime sorprese ai consumatori e alle famiglie: anche questo 2012 non è da meno in questo senso ed è proprio per questo motivo che il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) ha deciso di avviare una denuncia molto importante. In effetti, quest’ultima sarà indirizzata a tutte quelle case editrici di libri scolastici che si renderanno protagoniste di prodotti nuovi e messi in vendita senza alcun cambiato rilevante rispetto alle edizioni precedenti.