Dopo quattro mesi di debacle il sistema del risparmio gestito italiano torna in negativo ad agosto grazie alle sottoscrizione dei fondi aperti (prevalentemente, quota obbligazionaria) e alle gestioni di portafoglio istituzionali. A sostenerlo è un report diffuso poche ore fa dalla Assogestioni, secondo cui l’industria avrebbe raccolto circa 1,75 miliardi di euro, con sottoscrizioni in grado di superare i riscatti per la prima volta dal mese di marzo. Complessivamente, il patrimonio di fine agosto si colloca così a 976,8 miliardi di euro, leggermente sopra rispetto ai livelli di marzo, pari a 973 miliardi.
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La nuova governance aziendale di Arca Sgr
Arca Sgr, un punto di riferimento per il risparmio gestito del nostro paese e quasi trent’anni di storia: anche per la società milanese, però, è giunto il momento di cambiare il proprio assetto azionario e la governance, tanto che settembre può a ragione essere considerato il mese del cambiamento. In effetti, l’obiettivo è quello di rilanciare nel modo migliore possibile l’immagine, puntando sulle performance eccellenti, sui prodotti innovativi e sui processi efficienti. Come si può ottenere tutto questo?
Ad agosto buona raccolta netta per Banca Mediolanum
Il mese di agosto si è chiuso in maniera piuttosto contrastata per Banca Mediolanum e la sua raccolta netta: l’istituto di credito è stato infatti in grado di concludere i trentuno giorni in questione con un valore pari a 106 milioni di euro. L’ammontare appena menzionato rappresenta un calo rispetto a quanto avvenuto a luglio (156 milioni per la precisione) e a giugno (ben 255 milioni di euro), ma bisogna anche ricordare che dall’inizio di quest’anno la raccolta a cui si sta facendo riferimento si è attestata a 2,02 miliardi di euro, un totale non certo indifferente.
Per Azimut raccolta positiva a marzo
Azimut, gruppo che viene definito dal suo stesso portale web come la più grande realtà finanziaria indipendente nel mercato italiano, ha fatto registrare un mese di marzo davvero positivo per quel che concerne la propria raccolta netta di risparmio gestito: in effetti, questo stesso dato è risultato positivo per ben 308 milioni di euro, un importo a cui hanno contribuito in larga misura le divisioni relative a due fondi del Lussemburgo, vale a dire Az Fund Multi Asset e Az Fund 1 (circa duecento milioni del totale). In questa maniera, il primo trimestre del 2012 può essere archiviato in maniera incoraggiante, dato che la stessa raccolta netta si è attestata sui 619 milioni di euro, un traguardo molto importante per la compagnia quotata a Piazza Affari.
Assogestioni: risparmio gestito in difficoltà a dicembre
Dopo il mercato mobiliare, è giunto il turno anche per il risparmio gestito: Assogestioni ha reso pubbliche le sue consuete rilevazioni, mettendo in luce una frenata piuttosto preoccupante, con il mese di dicembre che ha fatto registrare un andamento non proprio incoraggiante. In effetti, la raccolta netta che può vantare il settore in questione è stata pari a un calo di 9,5 miliardi di euro, un dato che conferma ancora di più le stime negative del mese precedente e che fa pensare al 2011 come a un anno poco brillante da questo punto di vista (le risorse totali sono state inferiori ai quarantuno miliardi di euro per la precisione). Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che i principali deflussi sono quelli che hanno riguardato le gestioni di portafoglio (3,6 miliardi di euro in meno, in particolare fondi di tipo patrimoniale), ma anche le gestioni collettive non sono state da meno (5,8 miliardi in meno).