Unicredit ha chiuso il 2012 con un profitto pari a 865 milioni di euro, nonostante la perdita netta da 553 milioni di euro conseguita nel corso dell’ultimo trimestre dello scorso anno. A pesare negativamente sono stati gli enormi accantonamenti sui crediti, saliti a quota 9,6 miliardi di euro, mentre a incidere positivamente è stata la divisione che gestisce il business del trading sui titoli.
Unicredit
Smentita l’aggregazione tra Unicredit e Mediobanca
Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, ha smentito, almeno per quest’anno, lo spin-off delle attività italiane del gruppo e l’aggregazione con un altro importante istituto di credito, Mediobanca: come ha spiegato Ghizzoni, il 2013 non sarà l’anno di queste due operazioni, lasciando dunque aperto uno spiraglio per il futuro, visto che si è parlato parecchio di un vero e proprio scorporo della rete nazionale, con Piazza Cordusio che sarebbe diventata una holding a tutti gli effetti. Le sottolineature dell’ad hanno riguardato l’interesse per la presenza in determinati paesi, senza però rinunciare alla fondamentale leadership che è stata conquistata nel Vecchio Continente.
Credito bancario 2013
Il peggio della crisi è passato, ma il credito bancario non tornerà ai livelli pre crisi. Ad affermarlo, sulle pagine di Milano Finanza, è l’amministratore delegato di Unicredit, Ghizzoni, secondo cui “non dobbiamo farci illusioni sul fatto che il credito tornerà ad essere abbondante e tanto come nel periodo pre crisi. Ciò per diverse ragioni. Innanzitutto il mercato interbancario non è di fatto ripartito, il credito continuerà a essere più caro e non possiamo pensare che si torni ai livelli del 2007-2008. Incidono anche le nuove regole di Basilea 3, che devono essere gradualmente digerite. Se da un lato abbiamo un credito che costerà di più, dovremo essere più selettivi. Ecco perché i giovani imprenditori devono aiutarci a conoscere meglio le loro imprese” – ha affermato il manager.
Proseguono i corsi di Unicredit sull’educazione bancaria
Nel nostro paese c’è bisogno di maggiore educazione sulle tematiche bancarie e finanziarie? Unicredit ha risposto di sì a questa domanda e lo ha fatto attraverso un apposito accordo: quest’ultimo, il quale è stato sottoscritto con la Rete Imprese Italia, prevede che gli imprenditori italiani siano invitati a frequentare una vera e propria scuola. Nello specifico, si tratta di una serie di corsi del tutto gratuiti che saranno organizzati e gestiti dal personale della banca in favore di artigiani e commercianti. L’iniziativa è piuttosto interessante, tanto più che Piazza Cordusio si è convinta del fatto che la crescita economica di ogni singolo paese non può fare a meno di un accentuato sviluppo culturale della propria classe di imprenditori.
Unicredit annuncia i suoi nuovi manager regionali
Unicredit perfeziona le proprie nomine per quel che concerne le unità regionali: in effetti, l’amministratore delegato del gruppo bancario, Federico Ghizzoni, ha deciso di affidarsi ai cosiddetti regional manager, i quali saranno in numero di sette e che andranno a svolgere il loro operato in aree ben determinate. Di chi si tratta nello specifico? Giovanni Forestiero sarà il manager che si occuperà del Nord-Ovest, zona molto importante per Unicredit come per molti altri istituti di credito, mentre per Monica Cellerino si è trattato di una conferma per quel che concerne la leadership delle attività creditizie nella regione Lombardia.
La nuova rete commerciale italiana di Unicredit
È una giornata ricca di novità importanti quella odierna per Unicredit: l’istituto di credito di Piazza Cordusio ha infatti presentato in via ufficiale la nuova organizzazione della rete commerciale nel nostro paese, la quale sarà pienamente operativa a partire dal prossimo mese di gennaio. Tutto nasce da quanto approvato nel corso del consiglio di amministrazione di una settimana fa, visto che la banca in questione intende puntare proprio su queste strategie, cercando di rispondere nel modo migliore possibile a ogni esigenza dei clienti.
Unicredit e Ance unite dall’internazionalizzazione delle pmi
Unicredit e l’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) non sono mai stati così vicini come in questo momento: in effetti, è stato appena siglato un importante accordo tra il celebre istituto di credito e l’ente in questione, con Federico Ghizzoni, amministratore delegato del gruppo di Piazza Cordusio, e Paolo Buzzetti, numero uno dell’associazione, a sugellare il tutto. L’intento è quello di sfruttare al massimo tutte quelle opportunità che si presentano attualmente a livello di mercati internazionali. Ma di cosa si tratta con precisione e quali sono i vantaggi che potrebbero essere conseguiti? L’impegno dei due attori menzionati è preciso, si vuol dar vita a una sinergia che possa essere il più concreta e efficace possibile per quel che concerne il territorio.
Unicredit alle prese con dismissioni e rating
Le ultime dichiarazioni rilasciate da Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, fanno pensare immediatamente a delle cessioni in tempi brevi per il gruppo di Piazza Cordusio: in effetti, l’intervento in questione è stato effettuato al momento dell’inaugurazione ufficiale della filiale della banca in territorio cinese. Che cosa è stato riferito di preciso? Ghizzoni ha preso spunto dalle recenti operazioni che hanno riguardato il rafforzamento del capitale sociale, in particolare l’aumento e il riacquisto del debito, spiegando come potrebbero esserci nuove attività simili, in modo da rafforzare il prestigio di Unicredit a livello continentale. In pratica, l’intento è quello di migliorare ulteriormente la solidità patrimoniale e la liquidità complessiva dell’istituto.