Alcoa ha chiuso in rosso il secondo trimestre con perdite pari a due milioni di dollari (ovvero zero centesimi per azione) contro un utile di 322 milioni (28 centesimi per azione) registrato lo scorso anno. Esclusi gli oneri straordinari, il primo produttore al mondo di alluminio ha tuttavia concluso con un utile pari a 63 milioni, 6 centesimi per azione, superiore alle attese. Gli analisti di Wall Street, infatti, avevano previsto un risultato pari a 5 centesimi per azione. In ribasso del 9,4% anche le vendite, da 6,59 a 5,96 miliardi.
Nel secondo trimestre, il gruppo ha beneficiato di un aumento degli ordini provenienti dai settori automobilistico e aerospaziale negli Stati Uniti. Il CEO Klaus Kleinfeld, relativamente ottimista rispetto alle prospettive della seconda metà dell’anno, grazie soprattutto a Cina e Stati Uniti, e ha confermato la sua previsione di crescita della domanda mondiale di alluminio del 7%, dopo un +10% nel 2011.