Anche Enel è una di quelle società che chiude bene il primo trimestre dell’anno. I dati raccontano di ricavi in salita a 19,366 miliardi e quindi con un aumento dell’8,4% rispetto all’anno precedente, un ebitda in calo del 2,6% a 3,914 miliardi ed un utile netto in rialzo del 4,7% rispetto lo scorso anno pari a 983 milioni di euro.
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eBay vola con PayPal
eBay, il più importante sito di aste on-line a livello mondiale, ha presentato risultati finanziari floridi e superiori alle aspettative nel suo secondo trimestre. L’utile netto è più che raddoppiato, portandosi a 692 milioni di euro. Escludendo gli oneri eccezionali, sono stati raggiunti i 56 centesimi per azione, al di sopra dei 55 centesimi attesi dagli analisti. Il fatturato si è attestato a 3,40 miliardi, in crescita del 23% rispetto ai 3,36 miliardi attesi.
JPMorgan utili in calo. Pesa maxi perdita derivati
JPMorgan Chase, la più grande banca statunitense, dopo la diffusione dei dati societari di Alcoa, che ha aperto la stagione delle trimestrali americane, ha annunciato di aver archiviato il secondo trimestre con un utile di 4,96 miliardi dollari, o 1,21 dollari per azione, rispetto ai 5,43 miliardi di dollari, o 1,27 dollari per azione, registrati un anno prima.
I risultati comprendono una perdita ante imposte di 4,4 miliardi dollari, rispetto ai 2 miliardi di dollari annunciati il 10 maggio e superiore alle previsioni degli analisti, registrata nel portafoglio derivati. Il fatturato è diminuito del 17% anno su base annua a 22,2 miliardi dollari, leggermente al di sopra delle attese (21,9 miliardi di dollari). La banca ha anche abbassato i risultati del primo trimestre, citando la possibilità che siano state nascoste delle perdite in derivati.
Utili HSBC in crescita
Sono positivi i risultati conseguiti da HSBC – il più grande istituto di credito europeo – durante il primo trimestre del 2012. Contrariamente all’anno scorso, quando i profitti si fermarono alla pur invidiabile quota di 5,4 miliardi di dollari, nel corso della primissima parte d’esercizio i profitti pre–tasse sono cresciuti fino a superare abbondantemente le stime degli analisti pari a 5,9 miliardi di dollari, giungendo infine ad accomodarsi sulla comoda soglia dei 6,8 miliardi di dollari.
Un incremento degli utili pari a 26 punti percentuali rispetto a quanto ottenuto durante lo stesso periodo dello scorso esercizio, che ha ovviamente generato grande soddisfazione nel top management della banca del vecchio Continente, che rinforza la propria posizione di mercato con un’attenta diversificazione settoriale e territoriale, andando esponenzialmente a privilegiare gli sforzi e gli impegni sui mercati emergenti e su quelli extra europei.
Utili in crescita per JP Morgan
Il colosso americano JP Morgan ha chiuso la prima parte dell’anno con un utile pari a 5,4 miliardi di dollari. La nuova strategia aziendale, ed il fatto che i tassi di interesse siano lievemente scesi, hanno riacceso la fiducia delle famiglie statunitensi, che con maggiore facilità riescono ad avere accesso al credito, potendo riprendere ad effettuare acquisti anche di elevato valore. Un discreto miglioramento del comparto occupazionale accresce inoltre le speranze di una ripresa economica generalizzata.
Tornando a JP Morgan, l’utile si è rivelato ben superiore alle precedenti previsioni, e le azioni sono lievitate da un iniziale profitto di $1,28 a ben $1,31; notizie più che positive per il CEO Jamie Dimon, che è riuscito a sfondare il settore dei mutui con un +2 miliardi rispetto all’anno precedente, grazie anche alla scelta – da parte di una folta platea di famiglie, di procedere a operazioni di rifinanziamento.